La Via Francigena a Lucca e in Toscana

Per i pellegrini Lucca rappresentava il primo grande e famoso centro urbano dopo un lungo viaggio dal passo della Cisa.

Qui potevano trovare un’ospitalità efficiente e diffusa, la cui qualità oltre a essere ricordata come esemplare dai pellegrini che percorrevano la Via Francigena, ha rappresentato un fattore di importanza ed interesse per la dinamicità della città medievale che vide intensificarsi i suo traffici commerciali.

L’arrivo a Lucca da Nord

Arrivando in città da Camaiore e da Valpromaro, i pellegrini entravano a ovest da porta San Donato.

Alla fine del VIII secolo esistevano ben 8 xenodochi (strutture di appoggio per i pellegrini), cinque vicino porta S. Pietro, uno vicino porta San Donato e due vicino a porta San Gervasio. Queste strutture di ospitalità erano concentrate su una direttrice sud – est, il che rispecchia la continuazione del percorso delle pellegrino verso la Cattedrale di San Martino dove si rendeva culto al celebre Volto Santo e verso porta San Gervasio dalla quale si usciva dalle mura per la tappa successiva, Altopascio.

Le strutture ospedaliere all’interno delle mura si concentravano nell’area centrale della città e verso nord nella via denominata “Cardo” parallela a via Fillungo.

È in questo periodo che la città costruì una nuova cinta muraria, e si affermò anche oltralpe il culto del Volto Santo. Il Duomo dedicato a San Martino: fondato secondo tradizione da San Frediano nel VI secolo, fu più volte ricostruito. La struttura attuale è dell’XI sec, e vi era annesso un ospitale protetto da Beatrice di Canossa. L’interno in forme gotiche è a tre navate sorrette da pilastri, con matronei e coperture a volta ogivali. Al centro della navata sinistra è il tempietto che conserva il Crocifisso del Volto Santo, che risale a un periodo tra XI e XIII secolo, realizzato su modello più antico di provenienza orientale.

via francigena a lucca
Il Volto Santo nella Cattedrale di San Martino a Lucca

San Frediano, costruita tra il XII e XIII secolo sorge su un basilica del VI secolo ed è dedicata all’irlandese San Frediano, protettore della città, che giunto a Lucca nel VI secolo si fece eremita e venne poi nominato vescovo. Sulla facciata è il duecentesco mosaico dell’Ascensione. Interno: pianta basilicale con tre navate con un pavimento a mosaico del XII secolo.

Altri luoghi simbolo dell’attività ricettiva fino al declino dei pellegrinaggi sono: l’ospedale della magione dei cavalieri del Tau, vicino porta San Donato, e l’ospedale di San Luca.

Sigerico si fermò a Lucca nella 26esima tappa del suo rientro a Canterbury.

Dal capannorese verso San Miniato

Dopo Lucca, che era il prolungamento della Via Cassia, la via giungeva poi in territorio capannorese nella frazione di Lunata, dove era presente l’ospedale dei SS. Matteo e Pellegrino al quale era attribuita la funzione di assistenza per i pellegrini. L’ospedale era dipendente dalla Pieve di Lunata che era posta lungo il percorso che incontrava nella frazione di Lunata la Via Lombarda, raggiungeva poi la zona di Lammari (dove il pellegrino poteva sostare nella Chiesa di San Jacopo e nella chiesetta di San Cristoforo) e proseguiva verso le Pizzorne, oppure continuava verso Rughi, Porcari e proseguiva verso Altopascio, con un ospitale tra i più importanti dell’Italia centrale, quindi proseguiva verso Fucecchio, dove esisteva un ponte che permetteva di traversare l’Arno.

Infine San Miniato che era all’incrocio dell’antica via romana che collegava Firenze a Pisa e al tracciato della Francigena, questa fu sede di vicari imperiali, in uno dei quali. si racconta nacque la contessa Matilde.

La Via Francigena in territorio senese

I Pellegrini avevano come scopo finale quello di arrivare a Roma e dunque, imboccata la Val d’Elsa, si dirigevano verso Siena, dando occasione di sviluppo a tantissimi comuni che incontravano sul percorso.

Sigerico sostò in molte chiese fortificate della zona di Siena con i suoi 35 ospitali era una delle più importanti città d’Europa Nei registri del 1288 si parla di 90 albergatori.

Varie le leggende sull’origine di Siena. La più famosa dice che nell’VIII secolo a.c. Senio e Aschio, figli di Remo, fuggirono da Roma dallo zio Romolo portandosi la statua della lupa. Arrivati al fiume costruirono Castelvecchio. Storicamente Siena è centro importante prima etrusco poi romano, diviene colonia militare sotto Ottaviano Augusto. Si sviluppa molto in epoca medievale grazie ai traffici sulla Francigena. Battaglia di Montaperti con Firenze nel 1260.

Da Siena si prende la Val D’Orcia , toccando lungo il tracciato della Cassia vari centri e l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, da qui verso Acquapendente, il confine con il Lazio è vicino.

via francigena a lucca
La Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta a San Quirico D’Orcia

Il Lazio e l’arrivo a Roma

Entrati nel Lazio, si tocca il lago di Bolsena, poi le terre dei monti Cimini dopo Viterbo, quindi Campagnano e poi Roma, toccando la vetta di monte Mario, dove i pellegrini celebravano con un te deum l’arrivo alla meta.

Da monte Mario entravano i pellegrini a Roma. Seguendo la via Trionfale si giunge al Vaticano, se ne costeggiano le mura e si entra a S. Pietro. Solo nel 1552 nasce il canonico “giro delle 7 chiese”, proposto da san Filippo Neri. Il percorso parte da Santa Maria Maggiore e termina a San Pietro.

via francigena a lucca
La Basilica di San Pietro a Roma

I pellegrini erano riconoscibili per le loro vesti e per i simboli che avevano al collo:

  • Nella città di Roma: medaglie con l’effige di S. Pietro e S. Paolo in metallo (di solito piombo) – quadrangola – chiavi incrociate di S. Pietro – veronica (telo impregnato del sangue e sudore di Gesù su cui era rimasta l’impronta del volto)
  • Nella città di Gerusalemme in Terra Santa: piccole croci – ramo d’ulivo o di palma di Gerico
  • Nella città di Santiago de Compostela: capasanta o conchiglia di San Giacomo

Il Testimonium

Il Testimonium è un documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio a Roma devotionis causa.

È il corrispettivo della “Compostela”, che si ottiene al compimento del Cammino di Santiago. Nella tradizione storica questa pergamena era importantissima perchè il pellegrino, tornato a casa, poteva dimostrare che il pellegrinaggio era compiuto e il voto sciolto.

Il Testimonium viene concesso solamente ai pellegrini che, presentando la credenziale timbrata, hanno percorso a piedi almeno gli ultimi 100 km, o gli ultimi 200 Km in bicicletta.

via francigena a lucca
Il Testimonium della Via Francigena

Dove è possibile ritirare il Testimonium?

Il Testimonium può essere ritirato presso:

  • l’ufficio di Opera Romana Pellegrinaggi in piazza San Pietro (piazza Pio XII, 9), sulla destra del colonnato del Bernini dando le spalle alla Basilica e presso S. Giovanni dei Fiorentini (piazza dell’Oro, 1). Orario di apertura: tutti i giorno dalle 9:00 alle 17.
    Info: Ufficio San Pietro, Tel. +39 06 698961; presso gli Uffici della Canonica di San Pietro, all’ingresso Petriano, in piazza S. Uffizio. Orario di apertura: tutti i giorni ad eccezione di mercoledì e domenica dalle 8:30 alle 12:30. Info: sig. Patrizio Menna Valerio, Tel. +39 06 69883731.
  • il servizio di accoglienza dei pellegrini Ad Limina Petri presso il Centro San Lorenzo di via Pfeiffer 24 in Roma. Orario di apertura: durante l’estate dalle 11:00 alle 17:00 ogni giorno dal lunedì al venerdì. Info: centrosanlorenzo@laity.va, tel. +39 06 69885332
The following two tabs change content below.

Simonetta Lo Conte

Ultimi post di Simonetta Lo Conte (vedi tutti)