La chiesa di San Michele si erge nell’omonima piazza detta in foro, perchè luogo dell’antico centro Romano. È stata fondata nel VIII secolo e dedicata all’arcangelo San Michele la cui statua si innalza in cima alla bellissima facciata in stile Romanico Lucchese.
Vediamo San Michele mentre uccide con una lancia il drago (il diavolo) sotto ai sui piedi. Le sue colonnine di vari colori e tarsie marmoree rappresentano ognuna i disegni che si usavano sulla seta lucchese, a rimostranza di quanto fossero abili nella produzione e mercanzia della seta.
Si notino dietro alla facciata, gli scalini (senza corrimano esterno) che conducono alla statua di San Michele.
Sull’architrave sopra il portale centrale si può vedere al posto delle solite circolari foglie d’acanto, tipiche del romanico, una serie di simboli pagani (vedi la sirena dalla coda bifida, una sfinge, un centauro ecc.) a simboleggiare che la tentazione e il malvagio è esterno alla chiesa, mentre all’interno si è protetti.
Sull’angolo destro della facciata si trova una bellissima madonna con bambino di Matteo Civitali, del XV sec. Faceva parte di un altare ormai perso e commissionato da un ricco mecenate lucchese per proteggere la città dalla peste (sulla mensola si può notare l’iscrizione Salutis Portus). L’interno della chiesa è a tre navate in stile prevalentemente romanico.





A destra dell’entrata, sulla controfacciata si trova uno dei frammenti di affresco trecentesco di Madonna col bambino.
Proseguendo lungo la navata destra si trova al primo altare un bassorilievo di madonna con bambino in terracotta invetriata, attribuita a Luca della Robbia, proseguendo troviamo una tela del grande maestro lucchese del ‘600 Pietro Paolini, il quale fondò in città l’Accademia del naturale, rappresentante il Martirio di Sant’Andrea.
Nel transetto sinistro, collocato di fronte alla navata, si trova la bellissima Pala Magrini di Filippino Lippi, rappresentante i Santi Elena, Girolamo, Sebastiano e Rocco. Si nota l’influenza del suo maestro Sandro Botticelli, sopratutto nel malinconico volto di Sant’Elena che ricorda molto quelli rappresentati ne ‘La Primavera’.
Il leone ‘gattone’ che spunta dietro le vesti di San Girolamo invece mostra la natura un po’ giocosa del pittore. Sull’altare maggiore si erge un crocifisso ligneo di scuola lucchese, del XII sec. il quale rappresenta Gesù in una versione meno sofferente, come nelle prime rappresentazioni della crocifissione.
Inoltre, nell’altare maggiore è preservato in una cassa marmorea di Giovanni Vambrè (1755) il corpo di San Davino, che fu un pellegrino Armeno del XI sec. morto a Lucca. Nel transetto di destra è situato il monumento al vescovo di Lucca Silvestro Gigli, di Vincenzo Consani, uno dei massimi esponenti di scultura del XIX sec.
- Piazza San Michele - Lucca
- (+39) 0583 583150

Maria Lucrezia Felice
Sono una guida turistica abilitata a Lucca e Pisa, ma che rimanga tra noi, preferisco Lucca, non solo perchè è la mia città, ma si è guadagnata un posto speciale nel mio cuore. Laureata in Storia dell'arte e autrice di vari articoli sul blog.
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