Il 7 luglio 2019 e per la sesta volta, il grande Elton John torna a Lucca nell’ambito di un tour di 3 anni, cominciato l’8 settembre scorso in Pennsylvania, durante il quale si esibirà attraverso più di 300 show in 5 continenti. Purtroppo, il musicista, cantautore e compositore britannico ha dichiarato che si tratterà del suo ultimo tour, il suo tour di addio durante il quale regalerà al suo fedele e immenso pubblico i più grandi successi che hanno segnato la sua carriera.
Elton John, nato a Londra il 25 marzo del 1947, inizia a prendere lezioni di pianoforte a 7 anni e studia in seguito alla Royal Academy of Music di Londra. I suoi professori lo considerano un alunno brillante ma nonostante suona Bach, Mozart, Chopin e canta come tenore nel coro dell’accademia, sogna il rock’n’roll. Nel 1962 forma la sua prima band, The Corvettes. Poi, nel 1965, con una nuova band chiamata Bluesology, incide il suo primo 45 giri. Nel 1967 comincia una lunga collaborazione con l’autore Bernie Taupin grazie alla quale realizzerà il suo desiderio di una carriera solista. Dopo il primo album del 1969 uscirà un anno dopo quello intitolato semplicemente: “Elton John” che salirà nella top 5 USA e la top 10 inglese grazie in parte a una delle canzoni d’amore più belle di tutti i tempi: “Your song”. John Lennon, dirà a proposito di essa che era la prima volta che sentiva qualcosa di veramente nuovo dallo scioglimento dei Beatles. E poi le cifre parleranno da soli: 52 album, oltre 700 canzoni, più di 3500 concerti, circa 50 anni di carriera. Nel 1998, la regina Elisabetta lo farà Cavaliere per la sua contribuzione alla musica, la cultura inglese e il suo grande impegno nelle opere di beneficenza. Nel 1992, Elton John ha in effetti creato la Elton John AIDS Foundation, una delle principali organizzazioni no-profit contro Hiv e Aids, battaglia per la quale ha ricevuto il 22 gennaio 2018 un Crystal Award che ha potuto aggiungere ai numerosissimi premi musicali che hanno segnato la sua carriera.
Con il titolo del suo ultimo tour sembra che Elton abbia desiderato tornare alla sua prima fonte di ispirazione, Il Mago di Oz. Già nel 1973, nel doppio album Goodbye Yellow Brick Road, evocava la famosa strada di mattoni gialli presente nel romanzo omonimo. Non ci sono dubbi che i suoi fan gli augureranno un bellissimo viaggio su un strada sempre più luminosa e capiranno il suo desiderio di lasciare il palcoscenico per consacrarsi, come lo ha detto lui stesso, alla sua famiglia.
Non so voi, ma io non saprei quale scegliere tra tutte le sue meravigliose canzoni: Your Song, I‘m still standing, Sorry seems to be the hardest World…? Non vedo l’ora di sentirle di nuovo, dal vivo, come tanti anni fa quando poco più che adolescente lo vidi per la prima volta a Lyon, in Francia. Un “souvenir” indimenticabile! E poi, non si sa mai, magari ci ripenserà e tornerà a cantare dal vivo!
In seguito alla grandissima richiesta, lo show previsto inizialmente su Piazza Napoleone è stato spostato nell’area delle mura storiche e debutterà alle 21, il 7 luglio prossimo.
Isabelle Bruno
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