Boccherini a Madrid

Oggi, 19 febbraio, data in cui ricorre il 276° anniversario della sua nascita, ho voluto rendere in un qualche modo omaggio al nostro illustre concittadino Luigi Boccherini, violoncellista e compositore, nonché “inventore del quintetto per archi”, raccontandovi un paio di “incontri” inaspettati avuti durante un soggiorno studio nella magnifica Capitale spagnola.

Come sappiamo, il caro Luigi (particolarmente noto per il gradevole “Minuetto”, che in molti sicuramente avranno fischiettato almeno una volta) si trasferì in Spagna nel 1768, insieme all’amico violinista Manfredi. Entrambi erano precedentemente diventati celebri a Parigi e fu lì che l’Ambasciatore di Spagna in Francia, resosi conto del loro talento, propose loro di trasferirsi a Madrid per suonare alla Corte del Re Carlo III. Nel corso degli anni, però, dopo svariate composizioni ed esibizioni di successo, quando le truppe francesi soppiantarono la monarchia spagnola, Boccherini si ritrovò senza più alcun incarico, cadendo in una brutta condizione di miseria. Colpito da gravi lutti familiari e da malattia, morì il 28 Maggio 1805, nella città che per diversi anni gli aveva dato gli onori, fino a quando le sue spoglie non furono traslate nella sua città natale ed oggi deposte nella Chiesa di San Francesco.

Ebbene, tornando a noi, avevo appena disfatto i bagagli e sistemato tutto nell’appartamento dove alloggiavo, così decisi di uscire per fare un po’ di spesa in un vicino minimarket. Fatti pochi metri, buttando uno sguardo in alto, cattura la mia attenzione una targa posta sopra la porta di un appartamento a pochi numeri civici di distanza dal mio: non credevo ai miei occhi, avevo lasciato la mia Lucca da poche ore che già un qualcosa me l’avrebbe fatta sentire meno lontana, durante la mia permanenza in terra spagnola. Al civico 26 di Calle de la Madera, dal 1797 al 1803 vi aveva vissuto Luigi Boccherini, dove inoltre compose l’operetta “Clementina”, presumibilmente dedicata alla moglie, ovvero la soprano romana Clementina Pelliccia. (che amarezza, però, alcuni mesi successivi trovare il portoncino di ingresso completamente imbrattato di scritte!)

Ma le sorprese non erano finite, perché, giorni dopo, passeggiando nelle vicinanze della Cattedrale, in un piccolo giardinetto scorsi il busto in pietra che lo raffigurava: questo giardinetto si trova in Cuesta de la Vega, come ho detto nei pressi della Cattedrale de la Almudena e del Palazzo Reale, perciò in pieno centro, ed è chiamato “Glorieta de Boccherini”.

Decisi quindi di documentarmi al riguardo e scoprì che…
una volta terminata la Guerra Civile spagnola, il regime franchista si trovò senza i soldi necessari per poter intraprendere i grandi rinnovamenti monumentali che prevedeva il progetto di realizzare “la Grande Madrid”, perciò, una delle alternative più utilizzate in mancanza di liquidità, fu il riciclo di antichi progetti che la 2a Repubblica non era riuscita a terminare.

L’istituto di Cultura Italiana di Madrid celebrò nel maggio del 1966 la “Settimana Boccheriniana” in ricordo della opera del musicista e compositore Luigi Boccherini, che dal 1778 fino alla sua morte nel 1805, visse a Madrid lavorando per l’Infante Luis Antonio di Borbone, fratello del Re Carlo III. Una delle azioni di questa settimana fu proprio l’inaugurazione della “Glorieta de Boccherini” nei giardini di Cuesta de la Vega (che aveva già iniziato ad essere abbellita da giardini nel 1932, ma il progetto completo fu abbozzato a causa della guerra e non fu terminato prima del 1944), a pochi passi dalla Cattedrale de la Almudena e dal Palazzo Reale, ubicazione approvata dalla municipalità locale per abbellire la zona, installando, appunto, una “glorieta”, ovvero uno spazio generalmente di forma rotonda immerso in un giardino. Qui fu collocato il busto di Boccherini, adornato da un paio di fontane e con alle spalle una lapide con su incisa una bella frase del violinista francese Jean-Baptiste Cartier che potete vedere nella foto e che tradotta in italiano recita così:

“SE DIO VOLESSE PARLARE AGLI UOMINI SI SERVIREBBE DELLA MUSICA DI HAYDN, MA SE VOLESSE SENTIRE MUSICA, SCEGLIEREBBE SENZA DUBBIO QUELLA DI BOCCHERINI”

La “glorieta” fu inaugurata il 12 Maggio 1966 alla presenza dell’allora Sindaco di Lucca (il busto di Boccherini, infatti, fu donato alla città di Madrid dal Comune di Lucca), con tanto di banda municipale che interpretò il “Minuetto”.

Possiamo pertanto affermare che Luigi Boccherini è quasi più celebre in Spagna che in Italia e di questo me ne danno riconferma anche i tanti turisti spagnoli (soprattutto i Madrileni) che vengono in visita nella nostra città, poiché, quando mostro loro la scultura che lo raffigura, collocata davanti all’Istituto Musicale a lui dedicato, praticamente tutti sanno di chi sto parlando!

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Salve a tutti! Mi chiamo Belinda e, sebbene il mio nome non suoni tipicamente italiano, sono una Lucchese doc! Ho lavorato in ambito turistico praticamente da sempre, inizialmente come agente di viaggi ed accompagnatrice turistica, un’esperienza bellissima durata oltre 15 anni che mi ha permesso di viaggiare in lungo e largo e che ha fatto sì che lasciassi un pezzettino del mio cuore in molti posti nel mondo.

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