“I giardini lucchesi, circondati da alte muraglie, rivelano tutti, il desiderio di isolamento dei loro signori. Somigliano all’anima stessa della città, la quale pur nel lavoro appassionato e tenace, e nell’instancabile traffico, rimane silenziosa e suggellata quasi da una volontà di mistero e di sogno, che è poi il segreto della sua bellezza… tuttavia alcune finestre perforano queste mura di cinta e attraverso le sbarre si intravedono oleandri e zampilli d’acqua d’una edenica bellezza.”
Queste parole, pronunciate da un viaggiatore in visita a Lucca circa due secoli or sono, ben rappresentano la città storica. Giungendovi da qualsiasi parte, si ha l’impressione di immergersi in un immenso giardino. Le Mura, con i suoi alberi secolari, e gli spalti, la distesa di prati che abbraccia la città, proteggono e nascondono Lucca allo sguardo, lasciando intravedere solamente torri e campanili. Al suo interno poi, i palazzi storici nascondono giardini poco conosciuti e spesso appena visibili dalla strada, alcuni visitabili solo in rare occasioni… ma ora andiamo a presentare i principali giardini segreti di Lucca:
Giardino di Villa Bottini
Situata in Via Elisa, la villa fu costruita nella seconda metà del Cinquecento dai Buonvisi, una delle più potenti e ricche famiglie lucchesi dell’epoca. La dimora, detta “al giardino”, si presenta come una villa di campagna nonostante si trovi all’interno della cinta muraria, ed è così chiamata per il grande spazio verde che la circonda, un enorme giardino nel cuore della città. La sua progettazione risale al Civitali, che voleva che la Villa risultasse soltanto un padiglione immerso nel verde.
L’intera proprietà è circondata da un alto muro, nel quale si aprono una serie di finestre inginocchiate e tre portali: due sono posti in corrispondenza del viale trasversale del giardino più ampio, il terzo è il portale principale di accesso ed è posto di fronte alla villa, su Via Elisa.
Nel parco sono presenti molte piante ad alto e basso fusto (tra cui il platano più grande della provincia lucchese), una vasca ottagonale al suo centro e, nella parte terminale del giardino, è presente un ninfeo, al quale si accede tramite un elaborato portale che accoglie la fontana addossata al muro (purtroppo oggi in stato di forte decadenza).
Giardino di Palazzo Pfanner
Il giardino di Palazzo Pfanner è forse uno dei più noti all’interno della città, forse perché ben visibile dalla passeggiata delle Mura urbane. Il palazzo risale al 1660, commissionato da parte della famiglia Moriconi, che colpita dal fallimento economico fu costretta a vendere l’edificio ai Controni. Essi ampliarono l’edificio con l’aggiunta dello scalone monumentale e agli inizi del settecento, commissionarono a Filippo Juvarra la riqualificazione del giardino.
L’area verde di fronte al palazzo ha tutte le caratteristiche del Barocco italiano. È suddivisa in quattro aree erbose, bordate da siepi di bosso e alloro, con al centro una vasca ottagonale con giochi d’acqua, decorata con quattro statue allegoriche raffiguranti gli elementi: Vulcano (fuoco), Mercurio (aria), Dionisio (terra) e Oceano (acqua). Vicino al palazzo sono ubicate invece le statue dell’allegoria delle quattro stagioni. A metà dell’Ottocento l’immobile venne acquistato dai Pfanner, famiglia di origini bavaresi che vi installarono la loro birreria, la prima del Ducato di Lucca e una delle prime in Italia. Per i lucchesi divenne un’abitudine ritrovarsi in questa insolita birreria, che chiuse nel 1929.
Giardino pensile di Torre Guinigi
l più noto e atipico giardino lucchese resta senza dubbio quello situato sulla cima della Torre Guinigi. Il giardinetto pensile, è costituito da un cassone murato riempito di terra, nel quale sono stati piantati sette alberi di leccio.
Non è dato sapersi con esattezza quando il giardino fu realizzato, ma in un’immagine contenuta nelle Croniche di Giovanni Sercambi, si nota che tra le numerosi torri raffigurate ve n’è una coronata da alberi. Si può ben supporre dunque che la conformazione attuale sulla torre Guinigi sia molto antica, sebbene i lecci attualmente presenti sono senza dubbio più recenti, ripiantati per sostituire quelli precedenti.
Orto Botanico
Situato in via del Giardino Botanico, nel centro storico di Lucca, ha un estensione di circa due ettari di superficie e ospita centinaia di specie vegetali.
L’Orto Botanico di Lucca, fu voluto da Elisa Baciocchi ma realizzato poi da Maria Luisa di Borbone. Nacque innanzitutto per la necessità di conservare il “sapere” e la conoscenza delle virtù medicinali delle erbe. Fu inaugurato nel 1820, nell’area detta “piaggia romana”, luogo di sepoltura degli eretici in tempi molto antichi, e nel Settecento usato per il gioco del pallone.
Oggi l’Orto Botanico di Lucca si presenta come uno splendido parco con alberi secolari e rarissime piante esotiche, come la collezione di rododendri e camelie (tipici delle case e delle ville di Lucca); l’Arboreto con oltre 200 piante tra cui il “pluricentenario” cedro del Libano (sei metri di circonferenza e circa 22 metri di altezza) e la rara wollemia (Wollemia nobilis), un fossile vivente; la Montagnola con le specie lucchesi e del circondario; la Scuola botanica e le Collezioni delle piante medicinali (450 specie); e infine le Serre con una belle raccolta di piante grasse. Un discorso a parte meritano il Laghetto e l’annessa Torbiera, non solo per la presenza del raro iperico palustre (Hypericum elodes), ma anche per una leggenda di Lucida Mansi.
Si narra infatti che la bellissima dama lucchese, per serbare intatto lo splendore della giovinezza abbia venduto la sua anima al diavolo per mantenersi bella per trent’anni. Una volta passati gli anni, il Diavolo ricomparve per prendersi ciò che gli spettava. Lucida cercò di bloccare la campana della Torre delle Ore per evitare la sua fine, ma fallì, e così il Diavolo la caricò su una carrozza infuocata e la portò via con sé attraversando le mura cittadine fino a gettarsi nelle acque del laghetto dell’Orto botanico comunale.
Giardino di Palazzo Orsetti
Palazzo Orsetti, costruito nel XVI secolo dalla famiglia Diodati, oggi è la sede comunale della città. Situato di fronte al palazzo troviamo il giardino storico, per accedere al quale è necessario attraversare Via Loreto, che separa l’edificio dal parco. Il giardino, circondato da alte mura finestrate, seppur non di grandi dimensioni risulta molto bello, con varie piante e alberi e al centro un pozzo, ideale per riposarsi al fresco durante la calura estiva.
Giardino di Palazzo Froussard
Oggi conosciuto come palazzo Sodini, è situato in via Elisa 54, e fu la residenza di Jean Baptiste Froussard, segretario di Stato della Principessa Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone.
Attraversando il porticato del palazzo, troviamo un meraviglioso esempio di giardino neoclassico delimitato da alte mura di cinta. L’area, a pianta triangolare, è attraversata da un viale lungo il muro est, dal quale si diramano i percorsi secondari. Una zona di sosta, con vasca mistilinea, rappresenta il culmine dell’impianto.
Al suo interno sono presenti varie specie di piante, aggiunte nel corso degli anni, quali un cedro del Libano, due magnolie, un leccio, roseti, cespugli e siepi. Nella parte finale del giardino, situata ad una quota più alta, troviamo una serie di gradoni ai margini che colmano il dislivello, contornati da alte siepi di alloro.
Giardino di Palazzo Massoni-Controni
Si accede al palazzo da via dell’Angelo Custode. Passando da una loggia arredata a salotto, si entra in un piccolo ma proporzionato giardino seicentesco, forse fra i più belli della città.
Uno splendido ninfeo racchiuso in una nicchia con una figura femminile marmorea, due aquile e una vasca rettangolare sostenuta da due statue di cani, chiude il fondo del giardino, mentre quattro vasche rialzate, decorate in stile grottesco, con ciottoli composti a mosaico, laterizi e numerosi mascheroni in marmo molto particolari, dividono in quattro parti il giardino e contengono le varie piante ornamentali del giardino.
Complesso Conventuale di San Francesco
La presenza dell’ordine francescano a Lucca è attestata già nel XIII Secolo. La chiesa è costruita in laterizio, ad aula unica e con copertura a capriate, e venne completata nella prima metà del quattrocento con l’inserimento delle tre cappelle presbiterali. La facciata, arricchita ai lati del portale da due arche sepolcrali, è rivestita in calcare bianco, e fu completata nella sua sommità solo negli anni ‘20 del novecento sotto il dominio fascista. Sul lato nord della chiesa, sono presenti i tre chiostri appartenenti al convento. Si presentano come piccoli giardini circondati da portici, spazi verdi ben curati e arricchiti da piante, palme, un pozzo e una statua di San Francesco.
Giardino di Palazzo Busdraghi
Palazzo Busdraghi e il suo giardino si trovano in via Busdraghi, e presentano un’inconsueta forma trapezoidale dovuta all’assetto urbanistico medievale della zona. L’edificio fu acquistato nel 1630 da Francesco Busdraghi e da questo periodo è documentata l’esistenza del giardino, chiuso da alte mura perimetrali sovrastate da un camminamento, praticabile ancora oggi, che è sostenuto, all’interno dell’area verde, da una loggetta. Il camminamento è ornato da un pergolato di glicine ammirabile anche dall’esterno, mentre il giardino è arricchito da palme, agrumi e gli immancabili roseti. Nel 1836, dopo l’estinzione dei Busdraghi, il palazzo è passato ai Brancoli-Busdraghi, che hanno anteposto il proprio cognome a quello dei Busdraghi.
Giardino di Palazzo della Magione del Tempio
Situato nella piazza omonima, il palazzo prende nome dalla “Magione del Tempio”, ed era il luogo della sede dei Templari a Lucca, ( che vi realizzarono una chiesa e un ospedale ). Dopo la fine dell’ordine templare, il palazzo passò ai Cavalieri di Malta nel 1300 ma con l’arrivo del potere francese nell’ottocento la chiesa e l’ospedale furono chiusi.
Il giardino, progettato nel 1600, si presenta oggi con una serie di vialetti in ghiaia, che delimitano alcune aiuole di forma irregolare. Contiene al suo interno una gran varietà di piante, quali un kaki, due peri, un ulivo, una vecchia pianta di alloro e un rigoglioso acanto spontaneo. Altre specie sono i narcisi, un abete rosso e una grande araucaria di 15 metri. Quest’ultima pianta è per la precisione un’Araucaria bidwillii, specie rarissima in Lucchesia, in quanto qui le condizioni climatiche non sono ottimali per il suo sviluppo. Questa araucaria fu infatti fortemente danneggiata dal gelo nel 1985; nonostante ciò riuscì a produrre nuovi rami dal fusto, riprendendo dopo qualche anno, a crescere. La pianta può vegetare nel giardino anche perché, sui lati Nord e Est, è protetta dall’alto palazzo.
Recentemente, temendo danni al tetto del palazzo, I proprietari hanno effettuato una drastica potatura riducendo l’altezza dell’albero a circa 11 m.
Giardino di Villa Niemack
Situata in Via dei Bacchettoni 25, Villa Niemack oggi ospita una scuola di lingue. Costruita intorno al 1910 si presenta in tipico stile liberty arricchita dalle bellissime decorazioni di facciata, tra cui spiccano le piastrelle di ceramica con motivi a conchiglia Saint Jaques, simbolo del legame con il quartiere e la vicina porta San Jacopo. La residenza venne realizzata per Giovanni Niemack, importante industriale, il cui zio aveva introdotto nel 1878 la lavorazione del cotone grezzo a Lucca con una fabbrica situata nella vicina via dei Borghi. Sul retro della villa è presente un grande giardino, ad accesso libero, ricco di piante e alberi.
Ecco l’elenco dei giardini segreti a Lucca di cui parliamo:
- Giardino di Villa Bottini
- Giardino di Palazzo Pfanner
- Giardino pensile di Torre Guinigi
- Orto Botanico
- Giardino di Palazzo Orsetti
- Giardino di Palazzo Froussard
- Giardino di Palazzo Massoni-Controni
- Complesso Conventuale di San Francesco
- Giardino di Palazzo Busdraghi
- Giardino di Palazzo della Magione del Tempio
- Giardino di Villa Niemack
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