È proprio vero e documentato che Lucca, dentro le Mura e nei secoli, abbia avuto più di 100 chiese, ma individuarle tutte e conoscerle penso che pochissimi lucchesi siano in grado di farlo.
Bene, chi di voi sa dirmi dov’è la Chiesa del Crocifisso detto anche ‘dei Bianchi’?
Questa piccolo edificio si trova nella parte occidentale di Lucca oggi, direi un poco nascosto, nella via omonima cioè via del Crocifisso. Quando fu costruita la chiesa si trovava appena fuori dalle mura romana ed anticamente le fu dato come nome San Benedetto in Palazzo perché vicina ad una delle residenze del marchese di Toscana. Si hanno sue notizie già dal X secolo, ma come mai ha cambiato nome?
Ce lo racconta il Sercambi nelle sue Croniche del quattrocento citando proprio il “Crocefisso dei Bianchi”.
Era 1399 e in quell’anno si diffusero pellegrinaggi in tutta Italia seguendo un crocifisso. I seguaci si chiamavano Penitenti Bianchi, appunto perché indossavano una tunica di questo colore ed un cappuccio bianco che copriva sia il capo che il volto. Questo movimento, diciamolo pure popolare, fu seguito anche da autorità ecclesiastiche e civili nella speranza di rinnovamento dei costumi e dello spirito della chiesa.
Nell’agosto del 1399 anche da Lucca si decise di dedicare un pellegrinaggio da Lucca a Firenze e per 10 giorni 1000 lucchesi seguirono un crocifisso proveniente dalla vicina Chiesa di San Romano. Fu al ritorno che venne determinato di porre questa croce in San Benedetto in Palazzo attribuendogli il nome di Chiesa del Crocifisso.
Grazie alle donazioni elargite da fedeli devoti e di rango, l’edificio ha potuto essere restaurato almeno 2 volte: nel 1502 e nel 1761. Quest’ultima data ha visto impegnato il famoso architetto Francesco Pini, (assistente di Filippo Juvarra a Lucca per l’ampliamento del Palazzo Ducale), responsabile del famoso progetto della chiesa di Santa Caterina delle Terziarie Domenicane, proprio all’angolo della stessa via e di fronte al più grande e ricco convento delle Domenicane.
Purtroppo con l’arrivo di Elisa Bonaparte neanche questa chiesa fu risparmiata e dunque subì le sorti dell’indemaniamento dopo esser stata spogliata dei suoi arredi.
Ma il Crocifisso sopravvisse, perbacco! Oggi si trova presso la Cappella del Palazzo Arcivescovile. Ne la chiesa e neppure il Crocifisso sono aperti al pubblico. Forse un giorno leggeremo sulla stampa locale che entrambi verranno congiunti e restaurati per l’occasione.
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