Il paese di Nozzano si erge su un rilievo roccioso sulla riva sinistra del Serchio ed è un patrimonio della provincia di Lucca.
Nei secoli è stato fortificato: infatti svolgeva il ruolo di avamposto militare per proteggere la repubblica di Lucca dalle numerose e improvvise incursioni della repubblica di Pisa.
Oggi ci appare come un’affascinante borgo medievale ed è visibile dall’autostrada che taglia la pianura creata dal fiume in direzione del mare. Chissà quante persone si sono chieste a chi appartenevano, quando sono state costruite, che leggende nascondono tali fortezze, oltre che le numerose torri di avvistamento che sono visibili in auto entrando dal casello di Pisa nord e viaggiando in direzione Lucca est.
Ebbene la secolare rivalità tra Lucca e Pisa ci narra che in questa parte di Toscana si trovava il punto più importante d’accesso di merci e soldati, provenienti dai vicini porti sul mare appartenenti alle repubbliche rivali, che si sfidarono nei secoli; in questi luoghi non vi furono solo scorrerie militari ma anche guerre di dazi apposti sulle preziose merci in transito.
Nozzano, il cui nome forse deriva da un patrizio romano di nome Noxianus che aveva proprietà in questa zona, doveva proteggere la città di Lucca e contrapporsi come valido fortilizio alla fortezza pisana di Ripafratta. Si trattava di un borgo protetto da mura ed un abitato con orti, tutt’ora esistenti, coronato da una rocca a forma di pentagono irregolare da cui si erge un mastio. La parte più alta del mastio è arricchita da due torri, di cui la più piccola è chiamata la femmina.
Dalla sommità delle torri si spiava il nemico notte e giorno, e con segnali di fumoo di fuoco si informava la torre di Palazzo a Lucca in tempo reale per scongiurare attacchi nemici.
Una delle numerose leggende connesse al paese di Nozzano è quella della sua edificazione, attribuita a Matilde di Canossa, figlia del Marchese Bonifazio di Toscana che onorò Nozzano della sua presenza e vi costruì il suo palazzo.
Il Castello di Nozzano e tutti I suoi abitanti hanno da sempre seguito nel bene e nel male la storia di Lucca.
Tra i numerosi episodi di distruzione e riedificazione è da ricordare la distruzione, nel 1314, ad opera di Uguccione della Faggiuola e la riedificazione di Castruccio Castracani del 1316.
Francesco Guinigi, padre di Paolo Guinigi, a partire dal 1395 decise di ricostruire il castello di Nozzano, che aveva subito numerosi danni dopo la morte di Castruccio Castracani; tale data è riportata nella rocca, sul muro di sinistra, ed è visibile appena si entra.
Il costo totale per la nuova impesa architettonica fu di 8.000 fiorini d’oro e comprese anche la fortificazione di Castiglioncello e di Ponte S.Pietro.
La cifra non comprendeva le pietre e la manovalanza fornita dal contado, come riportato dal cronachista Giovanni Sercambi.
Nel 1412 si edificò un ospedale e l’odierna chiesa di S. Antonio Abate poi S. Acconcio.

Dal 1991 e fino a pochi anni fa si poteva partecipare alla rievocazione storica: Il Castello Rivive, festa che ricreava l’atmosfera del XII secolo con personaggi in costume come artigiani, mercanti, soldati e musicisti.
Decisamente un dei castelli meglio conservati e più caratteristici d’italia, poco conosciuto anche dai lucchesi.
Photo credits:
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Elena Benvenuti
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