Tra i vari sentieri sul Monte Pisano che divide Lucca e Pisa, ve ne é uno che prende il nome da Dante Alighieri, il poeta più importante e conosciuto del nostro paese. Si tratta del “Passo di Dante”, bellissimo punto panoramico da cui si può vedere Pisa ed il mare oltre che partire per trekking di diversa lunghezza e fattibilità. Un tempo prima dello scavo della galleria lungo il radd. SS13 passante sotto il monte dove si trova la gelleria ”il foro”, questo passo era un naturale collegamento tra S. Maria del Giudice (LU) e San Giuliano (PI)
Ma torniamo a Dante…
“Questi pareva a me maestro e donno,
cacciando il lupo e lupicini al monte
per che i Pisan veder Lucca non ponno.”

Questo passo è inserito da Dante nel 33° canto della Divina Commedia vv 28-30 e fa riferimento al dialogo che Dante, accompagnato dall’immancabile Virgilio, ha con Ugolino di Guelfo della Gherardesca, Conte di Donoratico, nel cerchio dei traditori. Questi versi si riferiscono ad un brutto sogno premonitore avuto dal Conte e raccontato a Dante, a proposito di ciò che sarebbe capitato a breve proprio al Conte.
Dante aveva veramente vissuto a Lucca, infatti per un periodo durante il suo esilio nel 1317, era stato ospite di una gentildonna lucchese di nome Gentucca. Dante la incontra all’inzio di Via Fillungo in Canto D’Arco, tradizionale luogo di incontro per i lucchesi. Non sappiamo se davvero sia stato anche sul Monte Pisano ma possiamo immaginare di si poiché era un luogo conosciuto e con un bel panorama anche all’epoca. Sul luogo è stato posto un busto in sua memoria con riportato il famoso verso.
Da Santa Maria del Giudice si arriva comodamente in macchina, si parcheggia nello spiazzo e sulla sinistra si trovano indicazioni per vari sentieri del CAI ( freccia rossa e bianca).
Sulla destra, si salgono alcune scalette in legno che portano ad un sentiero unico ma con un percorso interessante da fare soprattutto in Primavera per vedere le fioriture di iris, orchidee selvatiche e inebriarsi del profumo dell’elicrisio. Inoltre la vista che spazzia da San Giuliano fino alla Torre di Pisa è meravigliosa. La camminata è semplice, ben segnalata e priva di difficoltà.

Se si prosegue lungo questo sentiero (Passo Croce verso la Spelonca,) si arriva ad un piccolo eremo nascosto nel bosco. Le condizioni della struttura purtroppo in abbandono, non sono buone e necessiterebbe di un restauro ma è rimasta integra la volta dipinta di un bell’azzurro. Vicino all’eremo si trova il pozzo dei frati e la grotta ( la spelonca, appunto) in cui si può scendere tramite alcuni gradini.
L’eremo detto anche di San Giorgio, fu fondato dagli eremiti neri nel XIII sec. Oltre a pregare e meditare gli eremiti prestavano anche assistenza alla popolazione locale.
In questo luogo ancora oggi il silenzio è magico, permette di staccare dalla frenesia e la routine quotidiana. Consiglio di spegnere il cellulare e magari fare una piccola pausa pranzo o merenda mettendosi a sedere sul muretto. Gustandosi così l’atmosfera tranquilla, il vento, il frusciare delle fronde e il sole che gioca tra i rami.
Ricordo solo di riportare a casa le cartacce poiché non ci sono cestini in giro. Buona passeggiata!

Rita Benedetti

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