Chi è Piscilla???

Nel lontano 1376 la Repubblica di Lucca decise di costruire un condotto pubblico che partisse dalla zona nord della città, parte delle cosiddette Sei Miglia, per poi arrivare fin dentro alle Mura.

Per chi non ne fosse a conoscenza, la zona delle Sei Miglia era costituita da tutto il contado attorno alla cerchia muraria fino a sei miglia di distanza. Questo a partire dal 1084 quando l’imperatore Enrico IV decretò la libertà di questi territori dalla Marca di Tuscia e l’assoggettamento diretto all’imperatore stesso. In cambio i vari proprietari terrieri non potevano costruire nessun castello o edificio fortificato. Questo però, specialmente nel XIII e nel XIV secolo facilitò la conquista di buona parte di questi territori da parte del Libero Comune di Lucca.

Tornando al Condotto Pubblico, si trattava di un canale derivato dal fiume Serchio, che doveva toccare tutti i molini, che difatti sfruttavano la forza data dall’energia idraulica. Lungo il percorso di questo canale sorsero ben presto, oltre ai molini che macinavano il grano o altri cereali, diversi opifici quali, per esempio, lanifici (che inizialmente sappiamo bene producevano anche la seta) oppure laboratori di fabbri.

Si partiva da Ponte a Moriano per poi passare da Marlia, San Pietro a Vico, la zona dell’Acquacalda e giungere a fiancheggiare quelle che erano le Mura medievali.

Con la costruzione dell’ultima cinta delle Mura, il canale fu inglobato all’interno della città, formando quello che – ancora oggi – viene chiamato “il fosso”.

La fontana in Via del Fosso
La fontana in Via del Fosso (Foto di Ricardo Crampton)

È così che la via che scende a sud dalla Madonna dello Stellario, vicino a Piazza San Francesco, prende il nome di via del Fosso e nella parte che va verso la Porta dei Santi Gervasio e Protasio possiamo riconoscere diverse abitazioni che usavano essere veri e propri stenditoi per i tessuti trattati.

C’era persino una ruota all’altezza della Villa Bottini (già Buonvisi) per portare acqua al giardino.

Il fosso costeggia anche l’Orto Botanico (vedi foto seguente; l’Orto si trova sulla destra, oltre il muro), sorto ai tempi di Maria Luisa di Borbone nel 1820, stesso anno in cui l’architetto Nottolini, architetto di corte, sotterrò una parte del canale per far posto ai viali e al nuovo impianto urbanistico con le Mura come Parco pubblico ed il Corso Garibaldi.

Il "fosso" che costeggia l'Orto Botanico
Il “fosso” che costeggia l’Orto Botanico (Foto di Pietro Santini)

In seguito il fosso riappare comunque nella zona della Cittadella, cosicché anche l’ex Manifattura Tabacchi nel XIX secolo e nel secolo seguente ne ha approfittato per avere energia. Alla fine il Condotto Pubblico esce dalle Mura all’altezza del Campo Balilla, sezione a sud degli spalti (per intenderci dove adesso si svolgono i concerti più grossi del Summer Festival).

Proprio qui entra in gioco Piscilla, perché è così che viene chiamato il canale una volta uscito dalla cerchia muraria. Di qui va verso sud e tocca tutta la zona di Pontetetto per confluire infine nel Canale Ozzeri (si legge il nome in fondo a sinistra), come si può vedere dalla cartina che segue, tratta dal sito dell’autorità preposta all’osservazione e all’intervento sul bacino del Serchio.

È stata cerchiata solo la parte iniziale di Piscilla
È stata cerchiata solo la parte iniziale di Piscilla
Il canale Piscilla all’ex Campo Balilla
Il canale Piscilla all’ex Campo Balilla – foto di Daniele Francesconi (Fonte “Conoscere Lucca”)
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Claudia Cristofori

Sono Claudia, guida e accompagnatrice turistica in italiano, francese e inglese. Nata da mamma francese con origini greche e padre emiliano, conosciutisi a Londra, mi sono sempre sentita cittadina del mondo.

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