Diario di una guida turistica (ep. 1)

Valigie chiuse nel bagagliaio del pullman, i “miei” turisti arrivano a Lucca per l’ultima visita del loro soggiorno. Firenze, Pistoia, Siena, Pisa, le Cinque Terre… tanta bellezza già negli occhi! Sono felici ma belli stanchi.

Li accolgo distribuendo loro cartine e sorrisi. Subito una bella sorpresa li rallegra: poche macchine nel centro città, poco rumore ed un’impressione di serenità e di calma. Una calma animata però, in questo terzo week-end del mese, per il brusio gioioso del Mercato degli Antiquari e dell’Artigianato, installato in alcune delle numerose e affascinanti piazze della città.

Spalancano gli occhi, sollecitati tuttavia già mille volte durante i giorni precedenti, e ammirano il fascino della città racchiusa dalle mura

L’armonia di Lucca li seduce. Le facciate medievali delle sue chiese, dall’architettura particolare e delicata, affascinano i loro sguardi che, lucidi e incantati, partono alla ricerca degli animali di marmo, si lasciano abbagliare da un mosaico, stregare dal merlato di un campanile bicolore.

Le loro pupille si attardano, pacifiche, sulla semplicità del mattone e sulla candida pietra lucchese con la quale sono costruiti i palazzi.

Le loro papille guizzano davanti ai banchi delle specialità golose come il “buccellato”, il famoso dolce di Lucca all’anice e uvetta oppure la sua intrigante ma succulente “torta co’ becchi”, i suoi “tordelli”, ravioli ripieni di di carne, formaggio ed erbe aromatiche e tante altre ancora.

Il giro completo delle splendide mura del ‘600 che cingono la vecchia città sarà per la prossima volta, ci accontentiamo di fare alcuni passi e di indovinare il nome degli alberi che crescono lì e ne fanno un oasi di pace e d’aria pura.

È già tempo di riprendere la strada del pullman ma promesso: ritorneranno, me lo giurano! Lucca ha ancora talmente tanti segreti da svelare e sono ben decisi a scoprirli!

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Isabelle Bruno

Condividere e trasmettere la sua passione per le bellezze artistiche è per lei un piacere infinito!