Il memorabile 2024

Nel 2024 ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare, i turisti (in qualche caso anche clienti) quest’anno hanno davvero dato il meglio o il peggio di loro stessi, a seconda del punto di vista. A fine anno c’è chi fa la lista dei momenti più belli dell’anno, chi la lista dei buoni propositi, io invece ho deciso di stilare una classifica dei miei momenti memorabili.

12° Posto: quelle del “come mi vesto?” e puntualmente scelgono l’outfit sbagliato. Questo succede in due occasioni. La prima è quando il tour prevede degli ingressi in chiesa e tu, da brava guida premurosa, ti raccomandi con agenzia, autista, cliente e anche qualche santo affinchè i clienti vengano vestiti in maniera appropriata. La mattina dopo la più vestita si presenta con gli shorts, l’ombelico scoperto e il top senza spalline. Che anche a voler dare loro qualcosa di tuo, che sempre da brava guida premurosa tieni nella borsa, non sapresti da che parte rifarti a coprirle. La cosa che però più mi lascia perplessa sono i bike tours, che richiedono una certa comodità e libertà di movimento e un tipo di abbigliamento che sarebbe bene non si impigliasse nei raggi della bicicletta. Ecco io vorrei sapere quale è l’equazione mattutina che fa pensare “ehi oggi ho prenotato un bike tour” e “sicuramente la gonna è la cosa più appropriata da mettermi”?

Questo rimane il grande mistero irrisolto del mio 2024.

Posto 11: gli incolpatori seriali. Questo tipo di cliente rientra nella categoria del polemico ad ogni costo e senza capacità di ragionamento. Gli incolpatori non si capacitano, di cosa non si sa e non importa: loro non si capacitano e basta. L’offesa più grossa sembra essere l’ingresso in chiesa a pagamento. La chiesa del loro paesino sperduto con due panche in croce è gratuito, dunque è inaccettabile pagare le altre che invece ospitano un Tintoretto, un Giambologna o un Pisano. Chi ci guadagnerà da questi ingressi a pagamento, si chiedono, e tu, guida che vorresti continuare il tuo percorso, ti senti molto osservata, troppo osservata. Signori i sordi der biglietto di San Martino e ‘un me l’intasco io eh… perciò se v’arrabbiate ‘on me che la chiesa è a pagamento, io ‘un ci posso fa nulla.

Posto 10: il musicista mancato.

Sono con una scolaresca in via San Paolino. Siamo all’inizio della visita e avvicinandomi a Piazza della Cittadella dico: via, ora si va a trova’ Giacomino. Arriviamo davanti alla statua, dove sotto a lettere piuttosto grandi c’è scritto “Giacomo Puccini”, senza considerare che lo avevo già annunciato io. Scherzosamente chiedo: “chi è questo omino vi?“. Un ragazzo super serio mi fa: Mozart!

Non me lo aspettavo e ribatto sorridendo: Mozart? E che ci fa a Lucca? E lui: bo che ne so io… magari ci è passato una volta.

E la risposta ha pure senso. Mi è quasi dispiaciuto dirgli che fosse Puccini.

9°posto: il coltellino svizzero.

Dopo due ore di tour è arrivato il momento di salire sulla Torre di Pisa. Come sempre spiego che niente può essere portato sulla torre, solo una bottiglietta d’acqua, il cellulare ed evenutalmente la macchina fotografica. Le borse, anche quelle minuscole devono essere lasciate in una apposito armadietto e mi raccomando di non avere niente nelle tasche. Tutto chiaro? Sembrerebbe di si. Arriva il turno di controllo dei biglietti e di successivo controllo al metal detector. Come il cliente vede il metal detector, sgrana gli occhi e inizia a svuotare le tasche, che avevo già detto che dovevano essere vuote, e tira fuori una penna e un coltellino svizzero e me li mette in mano. Avrei tante domande e perlpessita, ma quella che mi interessa di più: ok il coltellino svizzero, ma perchè darmi la penna? Era una di quelle esplosive di James Bond?

8° posto: la cucciola incontinente.

Piazza dei Miracoli con una bella famiglia numerosa con tanti piccoli cuccioli d’uomo. Una delle bimbe deve fare la pipì urgentemente.

《Ok, andiamo in bagno, tanto per i bimbi è gratuito》. Glielo indico e il babbo mi dice che non ce n’è bisogno, tira fuori il vasino portatile e via ‘na bella pisciata accanto al battistero di Pisa.

Immagino la gente che andrà a rivedersi le foto del giorno e si troverà lei con il suo vasino, accovacciata a fare pipì.

Al 7° posto: quelli del “guida = veggente”.

Sono in attesa dei clienti all’angolo tra Piazza Manin e via Andrea Pisano. Io con il mio tesserino e il cartello con il nome delle clienti.

Arriva da dietro un americano tutto di corsa, trafelato, e mi chiede: sei te quella del giro turistico? – Guardi, sono una guida, ma non sono la vostra perché io ho un tour privato.

Con disappunto risponde: – e il mio da dove parte?

Al 6° posto: lo storico decontestualizzato.

Vincenzo, 4° superiore, dopo aver raccontato dei lavori di Mussolini a Pisa mi fa:《oh… avrà anche sbagliato tutto con la Torre, ma Pisa l’ha fascistizzata per bene: guarda tutti quelli che fanno la foto che hanno il braccio alzato come vorrebbe lui》. Ho riso un sacco perché mi sono immaginata una foto decontestualizzata dove si vede tutta sta marea di gente che fa il saluto fascista.

E niente… lui è stato senza ombra di dubbio il mio #bestclientoftheweek.

Al 5° posto: “dove lo metto il gatto?

Ho appena lasciato i clienti salire sulla torre e come al solito li aspetto all’uscita, da dove posso vedere anche la fila che aspetta per salire. Le scene sono sempre epiche: da quello che vuole entrare senza pagare, a quello che fa finta di non capire, a quello che si arrabbia perchè deve lasciare le borse… Poi arriva lui, un signore con un trasportino e al suo interno un gatto, sì, avete letto bene: un gatto! Ora… sulla Torre di Pisa è vietatissimo qualsiasi tipo di borsa, astuccio, marsupio, pochette; e gli animali non sono ammessi.

Me lo dici dove volevi anda’ cor gatto?

Al 4 posto: l’erede di Galileo Galilei.

Come al solito siamo in fila prima di salire sulla Torre. Nell’attesa spiego la storia e i lavori. Il cliente dalla tasca dei pantaloni tira fuori una paccata di monetine e mi fa “ma ne posso tirare giù una?” Ma si… tiriamo giù roba che potrebbe diventare un proiettile e sfondare il cranio alla gente!

Al 2° posto: la nuova versione di “me l’ha detto ammio cuggino

– Giada, ma saliamo sulla Torre?

– No Signora, ci potrete salire finita la visita, nel vostro tempo libero.

Nel frattempo un’altra signora del gruppo si avvicina e mi chiede se sia facile la salita.

Interviene la signora di prima, seria, rispondendo al posto mio: – Ma tanto c’è l’ascensore.

  • Signora, come c’è l’ascensore?
  • Si, Certo.

– Signora, no! Anche perché strutturalmente…

– No no, me lo ha detto un mio amico.

Ah be… se lo ha detto un suo amico.

Al 1° posto: “la linguista alle prime armi”.

Lei è il mio mito, è la bimba che l’Accademia della Crusca non vede l’ora di reclutare. Lei è la mia vincitrice del 2024. Dopo aver dato qualche informazione sui bestiari medievali, usati dalla chiesa, chiedo: dunque, in questi bestiari che ci sarà stato?
Mi risponde candida e convinta una bimba: le bestemmie! Mi ci è voluto un po’ per convincerla che invece si trattava di animali e non so se l’ho convinta fino in fondo.

Io amo il mio lavoro e non vedo l’ora di sapere cosa mi riserverà il 2025.

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Giada Paolini

Guida turistica pisana in terra straniera. Laureata in lingue, letterature e studi interculturali. Appassionata di gossip storico non convenzionale.

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