San Michele
Dall’alto della tua sommità
vigili su tutta l’umanità.
Arcangelo dell’amore,
a Lucca hai lasciato
il tuo cuore.
La Vergine Maria
è la tua dolcissima
pietra d’angolo.
Ha fatto di te
il suo simbolo.
Il Burlamacchi
ti volta le spalle.
Da terra domina
l’intera piazza.
Sublime ingiustizia
ha indegnamente subito.
Ad imperituro ricordo
la città ha voluto
fargli un tributo.
Cardine centrale
sei dell’antico foro.
Cesare, Pompeo
e Crasso,
non hanno avuto
la fortuna
di veder nascere
il tuo capolavoro.
Eri il centro
dell’urbe romana.
Delle sue antiche vestigia
vi è rimasta traccia
nella piazza in cui
vi era l’anfiteatro.
L’uomo con la valigia
viene a farti visita
pensando al tuo passato tetro.
Chissà a quanti spettacoli
con uomini
e bestie feroci
avrebbe potuto
assistere da dietro
un vetro
se allora fosse vissuto.
È rimasta la sua ellisse
di case e negozi
a fare da testimone muto.
Lucca città delle meraviglie,
mostra la tua bellezza
ad ogni forestiero
che ti chiede udienza.
Non lasciarlo andar via,
senza che il tuo bel ricordo
abbia lasciato
dentro al suo cuore
la tua essenza.
Stai pur certa che ritornerà.
Anche chi ti ha visto
una volta soltanto,
mai ti dimenticherà.
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