Adoro usare la traduzione inglese di Bagni di Lucca, Baths of Lucca, che nella mia mente evoca l’eleganza passata di questa piccola città termale un po’ decadente, che si estende lungo le rive del fiume Lima.
È vero che i giorni di gloria di Bagni di Lucca sono ormai sepolti nel passato. Questa valle con le sue acque curative ha guarito i dolori dei legionari romani e dei reali, e infatti ancora oggi coloro che ne hanno bisogno si curano nelle originarie grotte romane, una cosa straordinaria! Bagni di Lucca è stato anche un importante luogo di genio e di amore dove uomini e donne di cultura da tutto il mondo, non solo si sono immersi nelle acque, ma hanno anche trovato grande ispirazione dal paesaggio. E qui vorrei evocare l’immagine di Bagni di Lucca nel XIX secolo quando era ancora la destinazione estiva europea più importante e i poeti romantici inglesi si recavano in questa valle ricca d’ombra per sfuggire alla calura estiva.
Arrivando a Bagni di Lucca in autobus, in treno o in auto se si arriva da Fornoli, si passa davanti al bellissimo Casinò, il primo in Italia. Era qui, durante le calde serate estive, che i Brownings, Byron, gli Shelleys e la loro cerchia davano vita ad un salotto pieno di conversazioni erudite. Difficile pensare che questa cittadina assonnata potesse attirare tanta creatività e diventare rifugio per pensatori radicali in cerca di libertà politica. Le donne del gruppo, tra le quale c’erano Mary Shelley, la sua sorellastra Claire Clairmont (amante di Byron e madre di suo figlio) e naturalmente Elizabeth Browning, erano tutte sostenitrici dei diritti delle donne e del pensiero libero.
Quando giungete nella parte centrale di Bagni di Lucca, La Villa, vedrete un parco con grandi alberi che danno ombra. Era senza dubbio qui che i visitatori estivi facevano la passeggiata serale mentre i bambini giocavano. I Brownings soggiornavano in una casa sulla strada principale con un incantevole cortile mentre Byron e Shelley trascorrevano il loro tempo appena fuori dalla bellissima piazza del Bagno, Shelley in Casa Bertini e Byron in Casa Webb. Non fatevi ingannare da una targa su una casa nella piazza principale che indica che Shelley vi abbia soggiornato. Questo è un antico errore burocratico. Quando si visita Bagni di Lucca vale la pena di fare una breve passeggiata sulla collina, passare le stalle e il cancello del giardino di Villa Ada per guardare la dimora di questi poeti e lasciare andare la mente indietro nel tempo quando questa cittadina di provincia piuttosto convenzionale, in realtà poco più che un villaggio, accolse pensatori radicali, romantici e credenti nell’amore libero. Sono sempre affascinata mentre mi aggiro in questa piccola enclave incontaminata e posso far rivivere nella mia mente quegli intensi rapporti che andarono in scena su queste strade di ciottoli tra ville eleganti.
Questi non furono gli unici stranieri anticonformisti a trovare pace e rifugio a Bagni di Lucca, una città dai segreti nascosti. Le sontuose ville e lo splendido scenario della valle sotto il borghi medievali di pietra sono un luogo meraviglioso per meditare su un’epoca passata e in qualche modo la leggera decadenza della scena non fa che aumentarne la bellezza e non sorprende che poeti, musicisti e persone influenti siano venuti a soggiornare in questo piccolo gioiello quasi perduto.
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