Il Museo di Benabbio

I tesori artistici nascosti all’interno di un antico insediamento.

Bagni di Lucca è un’apprezzata meta per una gita giornaliera da Lucca, ma è un vero peccato limitarsi a visitare solo il fondovalle.
Ci sono infatti molti borghi incantevoli abbarbicati sui pendii delle colline che si crogiolano nel miglior clima delle alture. Uno dei paesi più popolosi e accessibili è Benabbio. Facilmente raggiungibile da uno svincolo della Statale 12 del Brennero è probabilmente per via della sua accessibilità e posizione strategica tra Lucca e Firenze che ancora mantiene una consistente popolazione.

L’avveduta scelta degli insediamenti iniziali aveva forse portato molti abitanti del paese a decidere di intraprendere la carriera di soldati di ventura. La popolazione si arricchì così sulle proventi di questa attività e le famiglie acquistarono così opere d’arte per decorare le loro cappelle private e dotare la parrocchia di beni per mostrare prestigio e ringraziare Dio per il ritorno dei propri cari.

Negli anni ’60 del secolo scorso la popolazione di 1000 abitanti iniziò a decrescere e molti degli edifici religiosi privati caddero in rovina, e fu solo circa 10 anni fa che un gruppo di Benabbini si rese conto che questi tesori dovevano essere salvati ed esposti a beneficio delle future generazioni. Fu trovato un sostegno finanziario per il progetto e uno degli edifici ecclesiastici che costituiscono il principale complesso religioso del paese fu restaurato e così nacque il Museo dei tesori di arte sacra di Benabbio.

Negli ultimi anni questo meraviglioso progetto è stato diretto con passione da Gianfranco Pierotti, lui stesso nativo di Benabbio, con la grande disponibilità di Don Mario Tolomei parroco della Chiesa di Santa Maria Assunta.
La bella nota di questa piccola collezione è che le opere d’arte sono state conservate nell’habitat a cui erano originariamente destinate. Non si tratta quindi di un museo impersonale ma di un tributo alle persone che hanno offerto questi oggetti per ringraziamento e nello stesso tempo anche arricchendo le loro vite.
Anche se alcuni di questi capolavori sono opera di legami con luoghi lontani come l’argenteria che è di origine parigina, molti oggetti sono opera di artisti toscani come il tabernacolo scolpito dal noto scultore, pittore e architetto del Rinascimento lucchese Matteo Civitali o le statue lignee a grandezza naturale opera di Pietro d’Angelo da Siena. Queste affascinanti statue cattureranno l’attenzione di visitatori tutte le età con i loro colori tenui e i bellissimi dettagli degli abiti che forniscono un’interessante comprensione del modo di vestirsi nel primo Rinascimento. Per un bambino, poi vi è la grandissima gioia di trovarsi quasi faccia a faccia con un personaggio rinascimentale vivente. Il museo contiene anche alcuni meravigliosi abiti sacerdotali intessuti nella bellissima e rinomatissima seta Lucchese. Non voglio rivelare ulteriori gemme nascoste di questo borgo medievale apparentemente senza pretese, ma non posso non ricordarvi di visitare la chiesa principale di Santa Maria Assunta per ammirare tra le opere il magnifico trittico della Madonna col Bambino, dipinto nel 1469, situato sopra l’altare e opera di Baldassare di Biagio, pittore fiorentino.

Per visitare il museo è necessario contattare la parrocchia di Benabbio. 0583 804015

Questo articolo si basa su una conversazione con Gianfranco Pierotti e vorremmo ringraziarlo non solo per l’aiuto per la sua redazione, ma soprattutto per aver contribuito a preservare e rendere disponibili queste opere d’arte a noi abitanti del paese e ai visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Per info: http://www.museobenabbio.it/

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Mi chiamo Celia. Sono nata a Londra, ma ora faccio parte di una famiglia anglo-italiana e sono orgogliosa di essere cittadina italiana. Viviamo tra Lucca e Bagni di Lucca nella Toscana nord-occidentale, una parte del mondo molto bella con una cucina meravigliosa. Da quando vivo in Italia, ho lavorato come insegnante, traduttrice, e scrittrice ma soprattutto nel turismo anche se occasionalmente mi sono immersa nel mondo dei libri e dell'arte.