Il Borgo delle Camelie

Il Borgo delle Camelie è insieme paese di Sant’ Andrea e Pieve di Compito. Questi due fanno parte del Compitese – zona sud di comune di Capannori. Quest’area ha una propria particolare storia e una specifica configurazione nell’ambito geografico della piana di Lucca. E proprio nel cuore di Compitese si trova Borgo delle Camelie. Coincide con il versante nord orientale del Monte Pisano e si estende fino al Padule di Bientina. Il territorio, quindi, è severo in alto, tutto ricoperto di boschi; molto articolato nella zona abitata, screziata dagli uliveti;

I caratteri del paesaggio sono ben riassunti nei paesi di Pieve e Sant’Andrea: nuclei storici, case sparse, ville, chiese, marginette, frantoi, mulini, corsi d’acqua e fontane.

L’olivo è il componente identificativo dell’area e la sua presenza è testimoniata fin dal 787.

L’intera area è nota per la ricchezza e la quantità delle sue acque. Le sorgenti più note sono le fonti di S. Pietro e S. Pierino tra San Giusto e Sant’Andrea; la fontana di Capo di Vico a Sant’Andrea; la sorgente Lagostina sulla via della Pieve.

Nel XIX secolo inizia nella zona di Pieve e Sant’Andrea la coltura delle camelie che adesso significa una promozione del territorio in termini di conoscenza, frequentazione e sviluppo culturale.

La storia comincia con innovazione nel gusto per il ‘giardino romantico’ e con un personaggio vissuto a Compito in un momento particolare, Angelo Borrini. Nato a Lucca, 1805, fini gli studi di Medicina all’Università di Pisa, e conseguì la specializzazione in oculistica. Aveva una grande passione per le scienze naturali e l’agricoltura. Lavorò presso la corte di Carlo Lodovico di Borbone come suo oculista personale. Per le particolari cure necessarie, Angelo viaggiò spesso con Duca. Passo molte volte da Gand, località del Belgio famosa per novità botaniche e proprio lì entrò per la prima volta in contatto con la camelia. A Dresda, dove si trovava la casa di sua moglie Carolina, ebbe occasione di visitare la più vecchia camelia dell’Europa orientale. Cominciò a coltivare e selezionare le camelie alla dimora che la sua famiglia possedeva a Compito, chiamata ‘La Chiusa’.

Con la sua passione, A. Borrini contagiò altre famiglie di Compito, Orsi, Di Vecchio, Campetti e Orsetti.

Borrini, durante i viaggi ebbe occasione di incontrarsi con persone che nutrivano idee politiche liberali e innovative, rivoluzionarie. Addirittura, con il fratello avevano creato a Compito nella casa paterna una stamperia clandestina e una associazione segreta chiamata ‘Compagnia liberale’ con l’obbiettivo di cacciare famiglia dei Borboni dall’Italia. Il fiore della camelia veniva portato dai confratelli carbonari a guisa di coccarda, come un segno distintivo delle loro idee liberali.

L’erede del Borrini, avendo come il suo avo la passione per le camelie, decise di creare una piccola attività. Nel 1989 con il Centro Culturale Compitese e poi anche con il Comune di Capannori, provò ad organizzare una mostra, oggi conosciuta come Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia. Durante la Mostra è possibile visitare oltre le ville Borrini, Orsi e Giovannetti, Il Camelieto, un area del borgo dove si trovano circa mille esemplari di camelie. Il Camelieto Compitese nasce 2002 ed è curato e gestito dal Centro Culturale Compitese.

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Ciao a tutti! Sono una guida turistica abilitata a Lucca in Serbo, Inglese e Italiano. Sono nata a Belgrado dove mi sono laureata in Lingue e Letterature slave (polacco e russo). Vivo a Lucca per amore di un lucchese e da quando sono qui mi sono innamorata anche di ogni angolo della città che ogni giorno mi rivela una storia nuova o un dettaglio appassionante che ancora non avevo notato.

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