Nato a Firenze è il teorizzatore delle dottrine zwingliane e calviniste e uno dei più importanti teologi della riforma protestante.
Nel 1541 diviene priore del convento di San Frediano a Lucca dove introduce le idee luterane. Tra i suoi discepoli spiccano Girolamo Zanchi, Celso Martinengo e Celio Secondo Curione.
Pietro Martire Vermigli fugge e va in Svizzera per poi recarsi in altri luoghi. A Strasburgo, ad esempio, è professore di diritto ecclesiastico dal 1542 al 1547, mentre dal 1547 al 1553 è ad Oxford. Tornerà in un secondo momento a Strasburgo e infine a Zurigo dove rimarrà fino alla morte.
Nel luglio del 1561 partecipa al colloquio di Poissy, un’ assemblea dell’episcopato francese convocata da Caterina de’ Medici con l’obiettivo di conciliare le dottrine dei cattolici e dei protestanti.
Tra i capolavori di Pietro Martire Vermigli ricordiamo LOCI COMMUNES, una delle opere più importanti del protestantesimo moderno.
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