Dalle profondità della storia di Lucca: la Buca Tana di Maggiano

C’è un luogo magico, nascosto, sconosciuto e soprattutto antico alle pendici del Monte Quiesa nella parte alta del paese di Maggiano. Si chiama Buca Tana ed è una grotta, una voragine nella terra. Purtroppo la buca tana di Maggiano non è un luogo facilmente accessibile, o meglio lo è solo per chi conosce benissimo la zona e il percorso da fare a piedi. L’itinerario ci conduce nella parte di bosco dove si apre uno scrigno antropologico della storia.

Quando si riesce a trovare la piccola cavità nel terreno dobbiamo fare massima attenzione nello scendere lungo una parete liscia di circa tre metri che ci permette di raggiungere uno spazio in cui possiamo stare tranquillamente in piedi e godere del grande spettacolo che ci si para di fronte.

Un grande spazio con 15 metri di dislivello che presenta tutta la fattezza di una grande e antica cavità discendente.

Grazie agli speleologi che hanno studiato e perlustrato tutta la cavità da fine Ottocento fino a oggi, sono stati rinvenuti molti elementi che fanno pensare a un luogo abitato nel tempo da umani di diverse epoche.

Ossa lavorate, macinelli a mano lavorati, bottoni di steatite, stallatiti di epoca neolitica, varie ceramiche, decorazioni delle pareti con figure schematiche di animali, terrecotte con superficie rese lucide con l’immediato contatto con il fuoco sono alcuni dei reperti ritrovati.

La cosa che più desta stupore sono le incisioni ritrovate sulle pareti della Buca Tana di Maggiano che ci presentano la stessa come un rifugio preistorico. Molti storici hanno analizzato i disegni sui loro trattati come il testo di Antonio Minto intitolato didascalicamente “La Buca Tana di Maggiano nel Comune di Lucca” oppure Nello Puccioni con “Gli eneolitici della Buca-Tana”.

Ma si sono identificati anche reperti etruschi, medievali e più tardi che ampliano la natura residenziale della cavità.

Insediamenti umani che si sono sviluppati fino alla storia più recente: la Buca Tana ha rappresentato il perfetto rifugio per eremiti, fuggiaschi, banditi o semplici innamorati in cerca di un’esperienza amorosa diversa dal solito.

Anche da un punto di vista zoologico la cavità rappresenta l’occasione per interessanti scoperte di nuove specie animali relativi sia al mondo ornitologico che entomologico.

Insomma una vera e propria enciclopedia naturale in cui scoprire le varie età dell’uomo, diverse specie animali e minerali tipici del carsismo toscano.

L’ambiente umido e buio dà una forte emozione a chiunque entri nella cavità perché sembra di assistere alla visione ancestrale dell’uomo, in un ambiente che somiglia all’utero materno, quello mitico e universale di Madre Natura.

The following two tabs change content below.
Dal 2007 mi occupo del Career Service di Fondazione Campus di Lucca ovvero supporto gli studenti dei corsi di laurea e dei corsi professionali della realtà formativa a orientarsi nel mondo del lavoro e trovare le opportunità formative e professionali più confacenti alle loro competenze e attitudini cercando di favorire il placement.