Attratta dal cartello Presepi nelle Cappelle dei Palazzi di città e campagna sono andata a cercare info sul sito dell’Associazione delle Ville e dei Palazzi Lucchesi e ho deciso di iniziare il giro da Palazzo Mansi, in via Galli Tassi, nel centro storico di Lucca.
Il portone del palazzo si apre qualche minuto prima dei quattro ingressi programmati, alle 9.30, 11.30, 14.30, 16.30 dal martedì al sabato. Se arrivate prima (come ho fatto io!) non scoraggiatevi, potete andare a prendere un buon caffè alla pasticceria Dianda in via San Paolino.
Il presepe di Palazzo Mansi è allestito nella cappellina che si trova nel salone della musica, occorre quindi fare il biglietto e considerare la visita al presepe un’occasione per godersi le stupefacenti bellezze del palazzo, sede della Pinacoteca. Il biglietto cumulativo dei Musei nazionali comprende anche l’ingresso al Museo di Villa Guinigi, in via della Quarquonia.
Superata l’immensa carrozza nell’atrio del palazzo, si sale dalla scala monumentale fino al piano nobile, dove si trovano la sala della musica, la pinacoteca nazionale, le sale di rappresentanza e gli appartamenti privati della famiglia Mansi.

Avevo visitato il palazzo diversi anni fa e ricordo che rimasi colpita dell’effetto trompe l’oeil delle colonne dipinte sul soffitto della sala della musica. Su un piano rialzato, dalla parte del giardino, si può ancora vedere il palco riservato all’orchestra, che accompagnava i balli offerti dai marchesi Mansi ai loro ospiti. Questa sala infatti fu realizzata in occasione delle nozze di Carlo Mansi con la bolognese Eleonora Pepoli, celebrate nel 1689.

In fondo alla sala si apre sulla destra la cappellina con l’allestimento di un presepe di statue realizzate in legno, terracotta e cartapesta, con abiti in cotone e seta. I Re Magi sono le figure che mi affascinano da sempre, arrivano da lontano, avvolti dal mistero della magia, portando doni preziosi. Una mia amica argentina mi ha fatto conoscere la tradizione del suo paese, dove i bambini la sera del 5 gennaio preparano una bacinella con l’acqua, un po’ di biada per i cammelli e un paio di scarpe, nell’attesa che i Magi portino i doni.
Le statue dei Re Magi che si possono ammirare a Palazzo Mansi fino all’11 gennaio risalgono al diciottesimo secolo, sono alte quasi 50 centimetri, decorate con perline, fili di metallo e seta.
L’intero presepe proviene dalla collezione privata di Renata Frediani, che ne ha curato anche l’allestimento.
Continuando la visita, sono andata verso le sale rosse che ospitano la Pinacoteca nazionale e mi sono addentrata nella sequenza delle quattro camere di parata, dove le pareti sono completamente ricoperte da arazzi che spesso proseguono anche sugli angoli. In fondo si arriva all’Alcova, la camera degli sposi, inserita in un’architettura dorata, dove ogni dettaglio richiama un’allegoria o una leggenda che celebra la fastosità e augura buona fortuna alla nuova famiglia.

Gli altri presepi si possono visitare nelle cappelle di Villa Mansi a Segromigno in Monte, di Villa Torrigiani a Camigliano (qui in programma domenica 30 dicembre alle 15 un concerto della corale di Giacomo Puccini con i Canti Natalizi eseguiti dalla Schola Cantorum di Saione, Arezzo), di Villa Gambaro a Petrognano e nella Cappella della Fortezza di Montecarlo.
Nel programma info e orari dettagliati.
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