In questo piccolo gioiello della Toscana andremo alla scoperta di luoghi insoliti che nel largo dei secoli hanno suscitato le curiosità di tanti visitatori, intellettuali e gente comune.
Insieme cercheremo quali arcani segreti questa città, così gelosamemte protetta da imponenti mura che incutono paura alla sua vista, custodisca dentreo di sé.
Nella prima tappa del nostro viaggio incontreremo il primo Santo patrono della città: S. Paolino, al quale fanno difetto 5 dita mancanti a causa di un colpo di cannone inferto durante l’inaugurazione delle stesse mura. Cinque dita mozzate, brutalmente spazzate dal caso o dalla sua stessa volontà nel tentativo di salvare la vita di molti lucchesi?
Nella seconda tappa incontreremo il più insigne figlio di Lucca: Giacomo Puccini intento a fumare una innocua sigaretta, tanto innocua da costargli a fine carriera la sua stessa vita incoronata da tanti successi ottenuti in tutto il mondo nel corso della sua lunga carriera.
Nella terza tappa saremo di colpo immersi in un lontano passato e incontreremo una figura assai inquietante : S. Michele Arcangelo, alla sommità della chiesa di San Michele, che brandisce una lancia pronta a colpire un drago e un serpente. Sembra lanciare un monito a tutti , pronto ad eliminare qualsiasi nemico che gli si presenti di fronte. Nella facciata noteremo dei ritratti che emergono con veemenza e vorrebbero parlarci : personaggi davvero sconociuti , misteriosi ed quanto mai enigmatici.
Nella quarta tappa incontreremo una donna davvero affascinante, quanto mai risoluta e determinata a cambiare il destino della città: Elisa Bonaparte che in solo 10 anni lasciò un segno indelebile della sua presenza nella architettura della città e nei costumi della popolazione, Quando possibile entreremo nel suo magnificente Palazzo. Tutti i suoi ambiziosi progetti svanirono nell’aria dopo la battaglia di Waterloo.
Nella quinta tappa dedicata alla Cattedrale di San Martino parleremo e narrermo la storia della reliquia più famosa del mondo occidentale tanta cara a tanti pellegrini ancora oggi: il Volto Santo di Cristo. Una storia che affascina ancora oggi credenti e non. E poi dell’enigmatico volto di Ilaria del Carreto scolpita da Jacopo della Quercia . Un volto che pare scolpita e immortalata nell’eternità che ci parla di lei e del suo bel cagnolino sepolto, forse, insieme a Lei. La tomba ci vuole parlare anche della moda dell’epoca e di tante altre cose.
Nell’ultima tappa del nostro viaggio ci inoltreremo fino al bastione di S. Colombano per svelare alcuni segreti di questa poderosa macchina difensiva di guerra : unica nella sua possanza e dimensione che fu imitata in tutta Europa al nascere delle prime armi da fuoco. Gli stessi Medici non furono in grado di sottomettere la città a causa delle sua struttura architettonica difensiva. Queste mura garantiranno alla Repubblica la libertà e l’indipendenza fino al 1861, l’anno della proclamazione del Regno d’Italia.
Nel finale avremo modo di accennare alla leggenda della crudele “Vedova Nera”, che fece della sua bellezza un’arma potente per guadagnarsi l’eternità. Cercò invano di beffare il diavolo stesso , al quale aveva promeso la sua anima in cambio della immortalità. Anche egli “ sedotto” dalle sue lusinghe e dalla sua avvenenza, non riuscì quasi a sottrarsi ai suoi malefici sortilegi.
Vi aspettiamo numerosi per una avventura mozzafiato che vi rimarrà impressa nell’animo e nella mente per molto tempo.

Sergio Puglisi

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