Nuovi mondi al Photolux Festival 2019

Mancano ormai pochi giorni alla partenza del Photolux Festival 2019, la biennale internazionale di fotografia, diventata un appuntamento fisso per la città di Lucca e giunta alla sua quarta edizione. Il titolo dell’evento di quest’anno, curato da Enrico Stefanelli, è “Mondi/New Worlds” e sarà per lo più dedicato alle grandi rivoluzioni che hanno caratterizzato la seconda metà del secolo scorso. Non poteva essere altrimenti nell’anno del cinquantesimo anniversario del primo allunaggio, del quarantesimo anniversario della rivoluzione iraniana, del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino e delle proteste di piazza Tienanmen. Quelli citati sono solo alcuni dei temi oggetto delle più di 20 mostre fotografiche che si terranno in varie location del centro storico di Lucca tra il 16 novembre e l’8 dicembre. Vediamone alcune.

Si parte dal Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, dove si potranno ammirare le fotografie della mostra dal titolo “2:56 AM, to the moon and back”, che celebra il famoso grande passo per l’umanità, il primo sbarco dell’uomo sulla Luna, avvenuto nella notte del 21 luglio 1969. Grazie alle foto di più di 20 artisti e a una selezione delle immagini di archivio della NASA sarà possibile compiere un viaggio nell’immaginario collettivo legato all’unico satellite del nostro Pianeta, seguendo un approccio multimediale che tiene unite in unico percorso la fotografia, le arti plastiche e visive, il cinema e la musica. A Palazzo Ducale troveranno spazio le mostre della blasonata agenzia Magnum Photos, che compie un focus tematico sull’evoluzione del termine “Rivoluzione”, ripercorrendo i conflitti documentati dai propri fotografi, in un orizzonte temporale della durata di una vita umana, che va dalla rivolta ungherese del 1956 alle primavere arabe del 2011, passando, tra le altre, attraverso la prima rivoluzione islamica della storia recente, quella iraniana del 1979.

Spostandosi invece agli spazi della Ex-Cavallerizza saremo sbalzati indietro di 30 anni, agli eventi degli 1989, un anno che ha cambiato la recente storia dell’umanità. Saranno visitabili due esposizioni dedicate a Berlino Est: la prima raccoglie gli scatti di Udo Hesse, un reportage realizzato tra il 1981 e il 1983 tra le strade della capitale della DDR, che mostra scene della vita quotidiana e alcune occasioni particolari, come le parate del 1° maggio; la seconda, denominata “Berlin 1980-1990”, racconta gli ultimi anni della storia di Berlino prima della caduta del muro, attraverso le fotografie di Stephane Duroy. Infine, sempre nella medesima location, sarà visitabile la mostra intitolata “La notte più lunga”, un vivido e drammatico reportage realizzato nel 1989 dal fotografo Dario Mitidieri, durante la rivolta di piazza Tienanmen a Pechino.

A un anno dalla scomparsa di Romano Cagnoni, uno dei più importanti fotoreporter italiani, originario di Pietrasanta, il Photolux Festival di Lucca non poteva che rendergli un doveroso omaggio. Lo farà attraverso un corpus di immagini denominato “La rivelazione umana”, che avrà sede a Villa Bottini e permetterà di ripercorrere le tappe più significative della sua carriera: dal lavoro come unico fotografo occidentale ammesso nel territorio del Vietnam del Nord nel 1965, al riconosciutissimo reportage sul Biafra del periodo 1968-1970, passando nel 1971 per il Cile del pre-golpe Pinochet e nel 1972 per l’Argentina di Peron, arrivando alla rivoluzione in Romania del 1989 e alle guerre in Cecenia e nei territori della ex-Jugoslavia degli anni ’90.

Oltre a quelle citate saranno presenti molte altre mostre che nel complesso daranno vita a una rassegna che, come spiegato dagli stessi organizzatori “racconta, in un anno carico di anniversari importanti, il secolo appena passato, ma con uno sguardo al futuro, con un occhio al desiderio, tutto umano, di superare limiti, barriere e muri, proponendo una narrazione a 360 gradi e multimediale, divisa tra fotografia, video e installazioni”.

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