Sua maestà il Buccellato, parte 1

“Chi vien a Lucca e ‘un mangia il buccellato è come se ‘un ci fosse mai istato”, questo è quello che troverete scritto in molti bar o pasticcerie che vendono il buccellato e a Lucca è una sorta di mantra, perché venire in città e non assaggiare il dolce tipico è veramente un affronto.

Se voi andate a Roma un maritozzo ve lo fate, a Napoli un babà o una sfogliatella non lo mangiate?
E allora che volete fa’ proprio gli stinfi a Lucca?
Assaggiate sto benedetto dolce tipico e via!

Lo so, lo so, vi dico dolce tipico e voi vi immaginate una torta, una crostata, un ciambellone e poi dalle vetrine vi appare questa cosa oblunga con quelle che sembrano gocce di cioccolato e invece poi scoprite che è uvetta, perché il buccellato è come la vita: ti aspetti una cosa bella e piacevole come il cioccolato e poi quando l’assapori, ecco che ti ritrovi con l’uvetta in bocca che non ti aspettavi e magari neanche volevi.

Oh via… ditemi quante città possono vantarsi di avere un dolce filosofico che ti insegna la vita?
Ma io ve l’ho detto in anticipo, così nessuno rimane fregato!

Il buccellato oltre ad essere filosofico è anche un dolce paciere perché quasi tutte le persone possono mangiare questo dolce: onnivori, vegetariani e vegani.

Sono sicura che prima o poi verrà fuori anche la versione senza glutine, e forse esiste già, ma non l’ho ancora trovata. Gli va male solo a quelli che non sopportano uvetta e anice, che insomma non sono proprio pochini.

Ma il buccellato è anche questo, filosofico, paciere e pure sfrontato e sicuro di sè: al 90% delle persone fa schifo l’uvetta e l’anice, a lui gli importa una storia e infatti risponde con un “chissene”, il buccellato va, fiero, per la sua strada.

E vi dirò una cosa: fa bene, perché il buccellato è buono… e ve lo dice una che rientra in quel 90% di odiatori seriali di uvetta.

All’aspetto si presenta come una baguette tozza, schiacciata e un po’ cicciottella, dentro è morbidissimo. Gli ingredienti sono semplici: farina, zucchero, anice, uvetta e lievito madre.

Sembra che il buccellato odierno sia stato inventato proprio dal famoso Taddeucci, che nel 1881 era noto come Fabbrica del buccellato, e che il lievito madre usato lì sia in vita da ben 5 generazione, mica pillori eh…

Ma della storia del Buccellato ne parleremo nella prossima puntata.

(La maggior parte delle informazioni utilizzate da Giada per scrivere questo articolo e la foto usata come copertina dell’articolo sono state reperite sul sito della Pasticceria Taddeucci)

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Giada Paolini

Guida turistica pisana in terra straniera. Laureata in lingue, letterature e studi interculturali. Appassionata di gossip storico non convenzionale.

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