Borgo a Mozzano, tra feste e leggende

Per l’avventura di oggi siamo partiti alla scoperta di Borgo a Mozzano situato nella Media Valle del Serchio.

Simbolo di questo comune è sicuramente il particolarissimo Ponte della Maddalena (93,10 m di lunghezza e 18,50 m di altezza nel suo apice), dal nome dell’oratorio della Maddalena che si trovava ai piedi del ponte, sulla sponda sinistra. Fu commissionato dalla contessa Matilde di Canossa nel XI secolo per consentire a viandanti e pellegrini di raggiungere la città di Lucca, da cui passa la Via Francigena, e da lì raggiungere Roma. Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale il ponte venne minato dai soldati nazisti che ormai, costretti a ritirarsi, volevano farlo saltare: fortunatamente ciò non accadde, probabilmente per il fatto che le dimensioni del ponte non consentivano il passaggio di mezzi militari.

La foggia del ponte è tipicamente quella medievale a “schiena d’asino”, anche se l’arcata centrale è molto alta e quelle minori sono asimmetriche. Nel 1900 l’aspetto del ponte fu modificato, aprendo un nuovo varco per consentire il passaggio della ferrovia.

La ferrovia che attraversa il Ponte della Maddalena

A causa del particolare aspetto, ritenuto in passato troppo “strano” per essere stato edificato dall’uomo, nacquero storie e leggende, divenute così popolari che oggi il ponte è meglio conosciuto come il “Ponte del Diavolo”.

Esistono varie versioni della leggenda, ma la più nota racconta che la costruzione del ponte, fin dai suoi inizi, risultò particolarmente difficile e il costruttore incaricato della sua realizzazione si rese conto di non poter finire i lavori entro i tempi stabiliti. Afflitto e prossimo al disonore, il costruttore, una notte, mentre si trovava sull’argine del fiume, ricevette la visita del diavolo. Il demonio gli propose di fare un patto: avrebbe terminato il ponte in una sola notte, ma in cambio avrebbe ottenuto la prima anima che avesse attraversato il ponte. Disperato, il costruttore accettò. L’indomani, preso dai sensi di colpa, si recò dal parroco e confessò ogni cosa. Il sacerdote, allora, ideò uno stratagemma: impedì l’accesso al ponte a chiunque e fece attraversare per primo un cane. Il diavolo beffato fu costretto ad accontentarsi ma, sempre secondo la leggenda, si gettò nel fiume Serchio giurando vendetta. Si dice che ancora oggi, nei giorni di nebbia, sia possibile scorgere un cane bianco che da solo attraversa il ponte, mentre l’acqua si increspa come se vi fosse caduto qualcosa.

Il ponte è molto frequentato grazie anche alla facile accessibilità, permessa dalla strada che lo costeggia inoltre, proprio sulla via del Brennero vi consigliamo l’Osteria del Diavolo, un piccolo locale dove potrete gustare ottimi salumi tra cui il pregiato Prosciutto Bazzone tipico della Garfagnana.

Sebbene sia un simbolo importante e sicuramente molto conosciuto, il Ponte della Maddalena non è certo l’unico scorcio interessante di Borgo a Mozzano.

Il paese di Borgo a Mozzano, la cui parte più antica si districa intorno a tre strade principali, è ricco di edifici in stile medievale e tra i luoghi di interesse sicuramente emergono la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di San Jacopo.

Poco prima del borgo invece, sul lato destro della strada (provenendo da Lucca), è possibile toccare con mano uno dei frammenti meglio conservati della Seconda Guerra Mondiale: la Linea Gotica. È ancora quasi completamente intatta grazie all’opera di preservazione e manutenzione garantita dalla Pro Loco, ma soprattutto, è possibile con una modesta donazione prenotare una visita guidata comprendente il Museo della Memoria (all’interno del paese di Borgo a Mozzano), i bunker e i sotterranei.

La Linea Gotica a Borgo a Mozzano

Oltre all’aspetto e ai numerosi luoghi di interesse ogni anno Borgo a Mozzano richiama numerosi turisti anche grazie ai numerosi eventi che vengono organizzati.

Nel mese di aprile, ogni due anni, il comune organizza infatti la famosa “Mostra Mercato Azalea”: una manifestazione che comprende una vasta scelta di fiori, piante, e attrezzature per giardinaggio. La nascita di questo evento risale al 1970 quando, tramite un’indagine territoriale, si è scoperto che l’Azalea cresceva in modo talmente spontaneo che in quasi tutte le abitazioni ne era presente almeno una pianta. Così, per migliorare la situazione economica del piccolo paese, venne promossa la commercializzazione di questa pianta. Tutt’oggi la mostra rappresenta un evento peculiare della vita cittadina, essendo una festività legata strettamente al territorio.

Ad ottobre, invece, precisamente la notte del 31, Borgo a Mozzano organizza una delle feste di Halloween più conosciute di tutta Italia: la “Halloween Celebration”. Il costo d’ingresso si aggira intorno ai 10 euro. Vengono allestiti moltissimi stand di street food e mercatini, ed il paese intero si veste di mistero con l’aiuto figuranti, trampolieri, giocolieri, dj e orchestre. Viene addirittura messa in scena la leggenda di Lucida Mansi, la nobildonna lucchese che morì suicida nel fiume dopo aver donato la propria anima al demonio in cambio della giovinezza. Se avete occasione di partecipare a questo evento non perdetevi, in prossimità del ponte, il meraviglioso spettacolo pirotecnico!

La festa di Halloween per le vie di Borgo a Mozzano – Ph credits: Zingarate

In estate infine nel campo sportivo si svolge il “Festival” una rassegna enogastronomica in cui è possibile assaporare prodotti tipici locali, ma soprattutto gustarsi un’ottima birra artigianale, il tutto accompagnato da animazione e musica dal vivo.

Sebbene sia un piccolo paese, Borgo a Mozzano riesce quindi a sorprendere in ogni stagione dell’anno, proponendo eventi e attrazioni ad un costo davvero accessibile!

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