Le mitiche donne di Lucca: Elisa Baciocchi Bonaparte e Felice Baciocchi

Elisa Bonaparte Baciocchi fu la più intraprendente ed ambiziosa fra le sorelle di Napoleone.

Nata ad Ajaccio il 3 gennaio del 1777 dette prova precoce della sua indipendenza sposando il capitano corso Felice Baciocchi, mentre Napoleone, in piena ascesa politica, progettava un matrimonio più importante a suggello di alleanze strategiche.

Trasferitasi a Parigi nel 1798, mentre Felice Baciocchi seguiva gli impegni militari, Elisa iniziò la sua carriera politica a fianco di Luciano Bonaparte, frequentando i salotti degli alti funzionari e dei ministri, dando prova della sua cultura ed intelligenza ma evitando di contrapporsi a Napoleone per il quale nutrì sempre un sentimento di sincera e solidale devozione.
Al momento dell’ascesa imperiale ottenne il titolo di principessa di Piombino e di Lucca.

Governò il piccolo Stato costituzionale con piglio decisamente autoritario e illuminato, riformò gli organi amministrativi secondo le direttive di Napoleone, dette nuovo impulso all’economia, alle arti e al commercio, incentivò l’istruzione e le opere di assistenza sociale, seppe coinvolgere nel governo sia i nuovi borghesi che l’antica aristocrazia, riuscì ad escludere i Lucchesi dalla costrizione obbligatoria nell’esercito imperiale.

Ma Lucca era troppo piccola per le sue ambizioni così, con una spregiudicata e astuta operazione di discredito nei confronti di Maria Luisa di Borbone, Regina d’Etruria, Elisa riuscì a far detronizzare la rivale, far annettere la Toscana alla Francia e infine nel 1809 assumere l’amministrazione della regione con il titolo riesumato di Granduchessa di Toscana.

Con la caduta dell’Impero tentò invano di conservare almeno il piccolo Principato lucchese e le fu riconosciuto solo il titolo di contessa di Compignano.
Si ritirò a Villa Vicentina presso Monfalcone dove morì il 7 agosto 1820.

Felice Baciocchi, nato il 18 maggio 1762 da una nobile famiglia corsa, fu uomo di modi eleganti, musicista ma di non particolari ambizioni.
Fu infatti estraneo agli intrighi politici orditi dalla consorte, ammirandone e rispettandone il carattere, rimanendo volontariamente in secondo piano.

Raggiunse l’apice della carriera con i titoli di generale di divisione e di altezza imperiale.
Dopo la morte di Elisa si ritirò a Bologna dove morì il 27 aprile 1841.

The following two tabs change content below.
Capitato a Barga dopo una vita piena passata fra Marsiglia e Parigi, ho masticato libri, monumenti e opere d’arte con passione e piacere. Punto di arrivo e di partenza, per me il lavoro di guida turistica mi permette di mettere insieme le cose che mi fanno stare bene. Mi relaziono con gente da qualsiasi parte della pianeta, a patto che parlino francese o italiano. Collego la storia, l’archeologia o l’arte col territorio, senza dimenticare l’enogastronomia e la cultura italiana.