Ho frequentato l’asilo a Viareggio dalle suore Mantellate. A quell’epoca l’ingresso della scuola d’infanzia era in via S. Andrea, quasi all’angolo con piazza Pacini e piazza Manzoni. La mia aula era al piano terra, proprio davanti alle pescherie intorno alle quali la mattina ferveva un gran lavoro, che mi perdevo a osservare dalla finestra. Lo scarico della cassette piene di pesci e di ghiaccio, che bagnavano tutto il marciapiede, il chiasso dei ragazzi di fatica e la fila delle donne che aspettavano il loro turno per acquistare. A volte mi annoiavo e non vedevo l’ora che i miei genitori, o mio nonno, mi tornassero a prendere.

In piazza c’erano dei platani meravigliosi che, al pari di molti altri alberi in città, sono andati in pensione senza avere sostituti. Si poteva poi scorgere il muro in mattoni rossi che separava la strada dalla banchina del molo e che a quel tempo aveva sulla sommità delle piccole nicchie piene di bei fiori. Ricordo che una volta un’auto ci finì dritta contro, demolendone un pezzo e non finendo nel canale per un soffio.
Le suore avevano un bel cortile, dove purtroppo ci portavano solo raramente, avendo paura che ci facessimo male. Tra i miei più bei ricordi d’infanzia ci sono però i momenti passati nella sala dei giochi, una specie di palestra dove venivano organizzate anche le festine della scuola.

Ricordo che l’edificio scolastico aveva soffitti alti, scalinate in pietra e ampi corridoi; era grande e austero, come venivano realizzate un tempo le scuole. Infatti, la storia di questo istituto è piuttosto antica. Fu fondato intorno al 1850 come scuola femminile gestita dalle Serve di Maria Addolorata. Nel 1853 è attestata la presenza di un collegio in una casa acquistata da Suor Giuliana Lenci, fondatrice dell’ordine, sita in via Battisti (all’epoca via della Quarquonia, poi via degli Uffizi) all’angolo con via Cairoli. Questo edificio diventerà in seguito la prima sede dell’Istituto Sacro Cuore, noto a Viareggio come Poveri Vecchi.
Nel 1910 le religiose che gestivano l’istituto chiesero di essere congregate nelle Suore Mantellate Serve di Maria, ordine fondato nel 1861 a Treppio e molto dedito all’istruzione.

Il numero delle studentesse crebbe rapidamente e si rese necessario cercare spazi più ampi. Si procedette dunque alla costruzione di un edificio dedicato nell’area del giardino di villa De Nobili, che fu inaugurato nel 1913.
Inizialmente le suore erano in grado di offrire solo l’istruzione primaria e avviamento al lavoro. Su richiesta della popolazione viareggina, nel 1937 furono aggiunte le prime due classi del Corso Magistrale inferiore e nel 1946 l’intero ciclo dell’Istituto Magistrale e la Scuola Media. In quell’anno l’istituzione scolastica ottenne anche il riconoscimento legale, adeguandosi alle nuove normative in fatto di istruzione. Tra le varie cose, le suore gestirono anche una colonia marina, com’era comune fino agli anni ’60. Fu poi aperta anche la scuola d’infanzia con due sezioni ispirate ai metodi delle Sorelle Agazzi e una di tipo montessoriano. Nel 2013 l’istruzione superiore viene dismessa e contemporaneamente viene inaugurato il nido d’infanzia.

Ogni volta che passo davanti all’imponente edificio mi tornano in mente gli anni felici di quando ero bambino. Frammenti d’immagini lontane riemergono nella mia mente: la dolcezza materna di Suor Ines, gli altri bambini, le ceste con i giochi, i disegni, le festine di carnevale dove noi bambini cantavamo e i genitori felici ci facevano foto e video, il bel cortile da noi tanto desiderato, la chiesetta delle suore, l’ingresso con la guardiola sulle scale, la vita della vecchia Viareggio fuori dalla finestra, le foglie autunnali dei platani. Quei muri gialli che vedono da cent’anni scorrere il Burlamacca, sono per me un’immensa scatola dei ricordi.

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