Viareggio, una città bambina

Come nasce Viareggio?

La storia delle origini della città di Viareggio sta tutta nel suo nome, che letteralmente significa “VIA REGIA” e deriva da Via Regis, cioè la “via del re” o appunto “via regia”.

Cos’era questa Via Regia? E dov’era? Da dove passava?
La Via Regia è una strada che tutt’oggi si trova a Viareggio, proprio nella parte più antica della città, vicino a Torre Matilde, ed è nata per far arrivare l’imperatore Carlo V a Lucca.

La Torre Matilde

Carlo V è l’imperatore conosciuto come “l’imperatore sul cui impero non tramonta mai il sole”: infatti, Carlo per una serie di eredità aveva nelle sue mani gran parte dell’Europa occidentale, centrale ed orientale e colonie sparse in Asia e nel nuovo mondo, l’America.
Sottolineata l’importanza e la potenza di questo personaggio possiamo anche andare avanti.

Salpato da Genova, Carlo V sbarcò sulla spiaggia di Viareggio l’11 settembre del 1541, per incontrarsi con papa Paolo III per motivi legati alla “Cristianità” (un modo diplomatico per dire che aveva bisogno di un’alleanza o meglio un prestito).

Proprio per l’occasione dalla Torre Matilde, quasi finita di costruire, vennero sparati colpi di cannone a salve e venne spianata la strada per arrivare fino a Lucca (la nostra Via regia).
Oggi gli storici affermano che l’antica strada che portò l’imperatore dal papa corrisponde all’attuale Via di Montramito.

Nel Cinquecento Viareggio non era ancora una città, anzi era un luogo dove mandare guardie e sentinelle indisciplinate e, successivamente, quando la Torre Matilde fu adibita a carcere, i prigionieri che si meritavano la pena di morte, perché la zona era malarica.

Comincia a svilupparsi un villaggio di pescatori e, raggiunto un cospicuo numero di abitanti, viene costruita la prima Chiesa, purtroppo oggi scomparsa, dedicata a San Pietro, l’apostolo a cui Cristo dice “Vieni e seguimi. Ti farò pescatore di uomini”.

Agli inizi dell’Ottocento, Maria Luisa di Borbone rivaluterà la zona e si farà costruire un casino di caccia (ovvero Villa Borbone sul viale dei Tigli – umile, vero?). Comunque grazie al suo intervento la nobiltà lucchese comincerà ad arrivare sulla costa viareggina, come Paolina Bonaparte, che si farà costruire addirittura una villa a due passi dalla spiaggia, Villa Paolina.

La passeggiata di Viareggio

Perché Viareggio si può definire una città bambina? Perché diventa ufficialmente città solo nel 1822: non ha neanche duecento anni.

E il suo stemma è stato propiziatorio. Arriverà qualche anno più tardi, nel 1848: un’ancora con una corda intorno su uno sfondo tricolore, proprio come la bandiera italiana. Curioso non trovate? Mancavano ancora 12 anni all’Unità d’Italia (1860).

Lo stemma di Viareggio

I Viareggini sono stati proprio avanti!

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Annalisa Marraccini

Sono Annalisa, ma tutti mi chiamano Anna, o meglio “l’Anna”. Sono fiorentina, laureata in Scienze del Turismo e sono della Vergine ascendente Sagittario, una quadratura che unisce precisione e fantasia! La storia e l’arte mi appassionano, ma quello che veramente mi rapisce sono quelle che chiamo le “chicche”, ovvero le curiosità, gli aneddoti, le storielline che si nascondono e rendono unico un quadro, un palazzo o una piazza.

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