Le mitiche donne di Lucca: Santa Zita e i Fatinelli

Ogni anno, nella zona di Piazza S. Frediano e Piazza Anfiteatro, nei giorni precedenti il 27 aprile, si tiene una fiera di piante e fiori, il 27 aprile è il giorno dove S. Zita viene festeggiata.

La Santa, nata nel 1218 da una famiglia contadina di Monsagrati, lavorava come domestica presso la ricca famiglia lucchese dei Fatinelli. Era conosciuta come persona molto umile e generosa verso i poveri. Ogni giorno quando i signori Fatinelli avevano finito di mangiare Zita empiva il suo grembiule dei pezzi di pane che restavano e li portava ai poveri.

Un giorno Zita scende le scale, trova il suo padrone che, con sguardo arrabbiato e gesto di rimprovero, le chiede cosa abbia all’interno del grembiule. Ella non per mentire, ma per indicare come era fiorita la carità, gli dice prontamente “Rose e fiori”. Il signor Fatinelli incredulo le chiede di aprire il grembiule e… i pezzi di pane si erano trasformati veramente in rose e fiori.

Alla morte di Zita, avvenuta il 27 aprile 1278, i Fatinelli la vollero seppellire nella cappella di famiglia nella Basilica di S. Frediano dove ancora oggi è esposta per la venerazione dei fedeli.
Il culto della Santa fu sancito da Innocenzo XII il 5 settembre 1696.

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Capitato a Barga dopo una vita piena passata fra Marsiglia e Parigi, ho masticato libri, monumenti e opere d’arte con passione e piacere. Punto di arrivo e di partenza, per me il lavoro di guida turistica mi permette di mettere insieme le cose che mi fanno stare bene. Mi relaziono con gente da qualsiasi parte della pianeta, a patto che parlino francese o italiano. Collego la storia, l’archeologia o l’arte col territorio, senza dimenticare l’enogastronomia e la cultura italiana.